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Anticipazioni

Michael Mann torna al piccolo schermo: acquistati i diritti per una miniserie sulla guerra del Vietnam

Si tratta di un ritorno alle origini per Michael Mann il quale, con questo nuovo progetto, si cimenterà nuovamente con un prodotto televisivo

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Il settantaquattrenne Michael Mann, regista di capolavori che hanno segnato la storia del cinema contemporaneo come Strade Violente (Thief, 1981), Manhunter- Frammenti di un omicidio (Manhunter, 1986), e Heat – La Sfida (Heat, 1995), nonché autore della serie tv di culto Miami Vice, sta per tornare dopo due anni dal suo ultimo lungometraggio, Blackhat. Mentre le riprese del suo nuovo film dedicato alla figura di Enzo Ferrari (progetto concepito da Mann 17 anni fa) si vocifera inizieranno soltanto nell’estate del 2018, il regista di Chicago non ha perso tempo e ha acquisito assieme a Michael De Luca (produttore ed ex presidente della New Line Cinema e della DreamWorks) i diritti di sfruttamento del saggio “Hue 1968: A Turning Point of the American War in Vietnam” scritto da Mark Bowden, già autore del libro Black Hawk Down: A Story of Modern War”, diventato famoso grazie all’adattamento cinematografico diretto da Ridley Scott nel 2001.

Si tratta di un ritorno alle origini per Michael Mann il quale, con questo nuovo progetto, si cimenterà nuovamente con un prodotto televisivo (ricordiamo che il suo primo lungometraggio, The Jericho Mile, fu un film per la tv). Sì, perché “Hue 1968” sarà una miniserie di circa 10 episodi della durata di un’ora l’uno, dove si racconterà di come i vietnamiti del nord e i Viet Cong  presero il controllo di Hue in una sanguinosa battaglia, il 31 gennaio del 1968. I fatti ci verranno narrati attraverso gli occhi di più personaggi: l’allora Presidente degli Stati Uniti, Lyndon B. Johnson, un capitano dei Marine e una studentessa che abbraccia la causa rivoluzionaria dopo la morte della sorella.

Queste le parole di Mann:

l’obiettivo di Bowden è quello di trasformare “loro” in “noi”. Noi siamo loro. Non ci sono persone sullo sfondo, trasformate in statistiche o cadaveri da contare. Si percepisce l’idea che ogni persona sia qualcuno […]. La genialità nella narrativa di Bowden, l’essere riuscito a intervistare centinaia di persone e l’aver fondato il racconto sulle loro storie fa raggiungere a “Hue 1968” il potere emotivo e l’universalità di “Per chi suona la campana” e di  “Niente di nuovo sul fronte occidentale”.

Per ora non ci è dato sapere chi si occuperà di adattare il saggio di Bowden per il piccolo schermo, né tantomeno quali attori e attrici faranno parte del cast. D’altra parte, sappiamo che Michel Mann dirigerà alcuni tra gli episodi della miniserie, oltre ad esserne il produttore assieme a Michael De Luca.

http://www.slashfilm.com/michael-mann-miniseries-hue-1968/

Davide Rossi

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