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Focus Italia

‘Ombre vive’, l’opera inedita con De Filippo e Stoppa

In anteprima al Cinema ritrovato a Bologna

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Ombre vive. Questo il titolo del film di Mario Baffico, con Eduardo De Filippo e Paolo Stoppa, ritrovato dopo anni dalla sua produzione avvenuta tra gli anni ’40 e ’50. Inoltre, il lungometraggio sarò presentato al Cinema ritrovato.

La storia di Ombre vive

Fino a oggi non vi era alcuna traccia del lungometraggio nella filmografia sia di De Filippo che di Stoppa. Adesso sarà possibile visionare circa un’ora di immagini inedite, anche se parzialmente senza sonoro.

Tramite esse si è anche riuscito a ricostruire una breve sinossi del film e le sue tematiche. Ambientato agli inizi del novecento, Ombre vive narra le vicende di una compagnia di ambulanti dello spettacolo. Il gruppo è impegnato nell’uso delle più grandi scoperte del secolo scorso come il cinematografo.

Gli unici documenti disponibili riferiscono come Ombre vive risulti iscritto al Pubblico registro delle opere cinematografiche nel 1952. Invece la produzione è stata fatta da Clio Film Srl in associazione Enic (l’Ente nazionale industrie cinematografiche). Inoltre, la documentazione riporta come solo nel 1964, il lungometraggio fu presentato in censura in merito all’ottenimento del visto. Nonostante ciò l’opera non fu soggetta a nessuna distribuzione.

Il visto di censura

Si legge nel visto di censura:

“Il film racconta, in sintesi e valendosi del fragile snocciolarsi della vita di una famiglia di esercenti cinematografici, la storia e la cronaca del cinema e, nel contempo, un brano di cronaca di ogni italiano, da ciascun italiano scritta con la sua umile vita senza storia e senza cronaca. È un brano di storia e di cronaca che viene rappresentato attraverso una accurata retrospettiva di films che appartengono alla storia del cinema, ed un opportuno inserimento della documentazione di un periodo travagliato che nessuno può dimenticare. Dal 1906 al 1952, il film scorre su una linea storico-artistica sia per il valore della documentazione in esso inserita, come per il prestigio dei suoi protagonisti”.