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FESTIVAL DI CINEMA

Festival di Spello: Un bacio di Ivan Cotroneo, un film agrodolce sulle difficoltà dell’adolescenza

Un bacio è un film agrodolce che affronta in maniera originale alcune difficoltà odierne dell’adolescenza attraverso il punto di vista di due ragazzi e una ragazza, Lorenzo, Antonio e Blu

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Nella particolarissima cornice della Casa del Cioccolato Perugina, il pubblico del Festival del Cinema di Spello ha potuto usufruire di un’esperienza culturale e gastronomica all’insegna del cioccolato, della sua produzione e della sua storia.

Non è un caso se il tavolo di lavoro della Scuola del Cioccolato Perugina è stato teatro e set di diversi film, tra cui Lezioni di Cioccolato (2007) e Lezioni di Cioccolato 2 (2011).

L’atmosfera, il museo denso di ricordi e macchinari d’epoca, oltra all’abbondanza di dolci assaggi differenti dai cioccolatini tradizionali e appena fatti non possono che riportarci all’infanzia, in particolare a Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato, il classico di Roald Dahl da cui è stata tratta l’omonima pellicola del 1971 (Willy Wonka & the Chocolate Factory). Un film che in qualche modo ha scolpito l’immaginario di tutti e che vede protagonista uno splendido Gene Wilder all’apice della sua forma. Per i più piccini il libro è stato fatto da rivivere dal visionario Tim Burton nel 2005 con Johnny Depp a vestire i panni del mitico mastro dolciario.

La visita alla Casa del Cioccolato Perugina è senza dubbio l’esperienza che più può avvicinarsi per grandi e piccini a tutto ciò, visto che siamo di fronte ad uno stabilimento enorme, aperto notte e giorno, che dà lavoro a migliaia di persone ed inebria tutta la valle di polvere di cacao, quando è il momento di macinarla, permettendo visite guidate su prenotazione al pubblico ma sempre preservando il mistero della segretezza delle proprie ricette.

Per gli astanti la visita è infatti poi – con le dovute cautele – proseguita, al fianco di Thomas Trabacchi e Alessandro Sperduti, interpreti del film Un bacio, nella vera e propria parte industriale dell’edificio, dove vengono creati i famosissimi baci e molti altri prodotti a base di cioccolato e cacao.

Perugina, sponsor ufficiale del Festival del Cinema di Spello, alla fine del tour ha inoltre ospitato in loco la proiezione per “grandi e piccini” del lungometraggio Un bacio, prodotto da Indigo Film e presentato dal cast.

Il film è stato la mattina seguente presentato da Trabacchi e Sperduti anche presso il teatro Subasio di Spello, gremito di ragazzi delle medie e del liceo, i quali hanno potuto assistere con i rispettivi insegnanti a una storia universale che nel bene e nel male riguarda tutti un po’ da vicino a quell’età: l’età in cui si cominciano a notare e talvolta additare le diversità…

Un bacio è un film agrodolce che affronta in maniera originale alcune difficoltà odierne dell’adolescenza attraverso il punto di vista di due ragazzi e una ragazza, Lorenzo, Antonio e Blu, trio unito nel loro essere outsider rispetto al monotono coro di una scuola di provincia piuttosto tradizionale.

Il regista,festival di spelloivan cotroneo, come già dimostrato in precedenza nella sua serie tv cult di produzione Rai Tutti pazzi per amore, ha la capacità indiscussa di dare vita ad estrosi personaggi che letteralmente cercano di colorare con tutti i mezzi a loro disposizione un mondo altrimenti di un grigiore a dir poco demotivante, se non depressivo e limitante nelle prospettive. Il film declina con grazia e leggerezza i temi del bullismo e del cyberbullismo, ispirandosi a un fatto di cronaca realmente accaduto. In un mare dove affogare di giudizi avventati, luoghi comuni ed emozioni hanno difficoltà a barcamenarsi non solo i ragazzi, come è naturale, ma anche i genitori i quali si ritrovano dinnanzi a vecchi e nuovi mezzi tecnologici. Si tratta di mezzi di espressione che oggi siamo consapevoli poter diventare – con un cattivo uso, nelle mani sbagliate – a mezzi di sopraffazione e violenza psicologica verso le vittime designate di volta in volta.

Un bacio comunque non fa mai di tutta l’erba un fascio e sottolinea come sia un gioco delle parti che talvolta si inverte, in una spirale che non può di certo portare sulla buona strada, se non si fa nulla per cambiare.

Alessandra Graziosi

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