Connect with us

Reviews

‘Dead Star’, il costo della libertà

Intrecci di storie e di vite che trovano una via comune tra il confine della finzione e della realtà.

Pubblicato

il

Dead Star naviga in acque mosse, perturbate da un miscelarsi di sensazioni diverse. Trovare la propria libertà tagliando le corde con persone metaforicamente accostate a delle zavorre. Uscire da delle vite dove la reale esistenza è in verità una menzogna. Continuare a vivere, esistere, sopravvivere, accanto a quelle menzogne. Un peso difficile da sostenere.  Un macigno che si traduce in una lenta e tesa discesa verso decisioni drastiche. E’ un inizio che prevede la fine, e una fine che abbraccia l’inizio.

Dead Star, scritto a quattro mani dal regista David Milesi e da Diandra Elettra Moscogiuri, è una produzione Demodami Studios, fondata dagli stessi Milesi e Moscogiuri.

Dead Star, si può essere morti in molti modi

Claudio Nervi (Yoon C. Joyce), regista eclettico, e Lucia Neve (Margherita Scotti), produttrice disillusa, sono alla ricerca di una nuova attrice. L’obbiettivo è salvare il loro ultimo film, un progetto che sta andando alla deriva. Durante un incontro con una delle candidate più promettenti, Stella (Diandra Elettra Moscogiuri), la ragazza rivelerà che la sceneggiatura del film le ricorda una storia che conosce molto bene: la storia di com’è morta. Un viaggio introspettivo attraverso un racconto a cui sta a noi decidere se credere o no, fatto di scelte estreme, sfide contro se stessi a un passo dal precipizio.

Dead Star

Dove può portarci la ricerca di libertà

L’opera prima di David Milesi trova la sua struttura in un gioco tra flashback e presente. Stella è un attrice alla ricerca di una nuova occasione, vede nella sceneggiatura l’opportunità di confessarsi, di aprirsi e dare sfogo alle sue parole. Tenersele dentro è una fatica eccessiva, sopprimerle è una scelta non contemplata. Così comincia il percorso e lo svilupparsi di Dead Star, un noir sperimentale che sfocia nella mente e nell’ossessione umana, tracciando un solco ruvido in cui incastrarsi.

Stella incarna la mente. E’ l’ideatrice di un piano estremo per continuare a vivere. Accanto a lei c’è Tommaso (Sebastiano Florian). Amante e complice. Mezzo e strumento. Visibilmente succube dei ragionamenti di Stella, logorato dalle sue parole, manovrato e indotto in una spirale di uccisioni. Cambiato e plasmato, la trasformazione di una persona che se spinta verso l’odio e la rabbia può diventare la copia più sprezzante e brutale di sé stesso.

Seguire la progressione di Dead Star significa specchiarsi nella fame dell’egoismo. La risoluzione deve essere la più veloce. Una rapidità di cui siamo tutti prede e non cacciatori. Il film di David Milesi, dove a rubare la scena è Diandra Elettra Moscogiuri, protagonista e anche produttrice, si rivela come un primo assaggio di un prodotto da cui partire. Un inizio fiducioso, come testimoniato dai numerosi premi e riconoscimenti, che dà entusiasmo, vitalità e importanza all’esordio di un lungometraggio capace di abbracciare e stringere forte il genere del noir.

Una corsa trascendentale dell’egoismo. La libertà spesso costa, e Dead Star ce lo ricorda

Dead Star

  • Anno: 2024
  • Durata: 65'
  • Distribuzione: Demodami Studios
  • Genere: noir sperimentale
  • Regia: David Milesi