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FESTIVAL DI CINEMA

Al via Visioni Verticali 2025, festival del cinema di Potenza

Un proposito sul cinema e l'infanzia per la settima edizione.

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Cinema da vivere fin da piccoli. Con questo proposito si apre la settima edizione di Visioni Verticali, il festival del cinema di Potenza, che quest’anno inaugura una nuova e prestigiosa collaborazione con il Giffoni Film Festival.

Venerdì 12 dicembre 2025, dalle ore 15 alle 18, presso il Cineteatro Don Bosco, Visioni Verticali presenta I love cinema – Giffoni in a Day, in collaborazione con Giffoni Film Festival e con la presenza della Lucana Film Commission. Un pomeriggio dedicato esclusivamente alle scuole secondarie di secondo grado che trasformerà la platea di studenti in un vero laboratorio cinematografico, offrendo ai giovani la possibilità di scoprire il linguaggio audiovisivo, attraverso la conoscenza e la sperimentazione diretta delle tecniche e dei nuovi strumenti digitali a supporto della creatività nel cinema e nella produzione artistica audiovisiva.

Visioni Verticali 2025: i primi appuntamenti

La settima edizione sarà ufficialmente inaugurata alle ore 18.30 con i saluti istituzionali e l’esibizione musicale di Valerio Zito dal titolo Un 4nno in Basilicata. Alle 19.30 verrà proiettato La poesia delle materie scartate, il documentario che racconta l’eredità visionaria di Riccardo Dalisi (1931-2022), architetto, designer e artista lucano che ha trasformato materiali poveri e di recupero in opere cariche di immaginazione.

Riccardo Dalisi è considerato tra i più rilevanti e radicali designer e artisti italiani: negli anni Settanta fonda, insieme a Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Andrea Branzi e altri, l’esperienza di Global Tools, contro-scuola di architettura e design che riunisce il lavoro di quanti si identificano nella cosiddetta “architettura radicale” intorno alle riviste Casabella, Spazio e Società.

Questo documentario racconta il ruolo sociale svolto da Riccardo Dalisi negli anni ’70, la sua poetica di artista e designer, nonché la sua profonda relazione con realtà marginali, quali ad esempio il Rione Traiano e le comunità artigiane di Rua Catalana di Napoli, al fine di instaurare un ponte tra l’esperienza storica e le emergenze vive delle nuove generazioni e delle nuove povertà. Il documentario fonde le immagini delle opere, le interviste ai collaboratori e ai familiari, insieme a straordinarie immagini di archivio della sua pratica artistica degli anni Settanta e Ottanta.

Non solo, ma

Alla proiezione seguirà l’incontro con il regista Manuel Canelles, il Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Potenza, Gerardo Sassano, Pierluigi Smaldone, Presidente del Consiglio Comunale di Potenza, Luca Dalisi, Archivio Riccardo Dalisi, e l’architetto Umberto Panarella.

Alle ore 21 Antonella Di Nocera, produttrice e presidente di Parallelo 41, ed Enrico Bufalini, Direttore Produzione, Distribuzione e Archivio Luce Cinecittà, presenteranno Elvira Notari – Oltre il silenzio, il documentario di Valerio Ciriaci sulla prima regista italiana.

Protagonista dell’età d’oro del muto napoletano, Elvira Notari realizzò oltre 60 film che, intrecciando cultura popolare e uno sguardo autentico sulla vita della città, conquistarono il pubblico da Napoli alle Little Italy degli Stati Uniti. Con l’avvento del sonoro, e colpita dalla censura fascista, abbandonò il cinema nel 1930 e la sua opera cadde nel silenzio.

Inoltre,

Appena tre lungometraggi, due brevi documentari e alcuni frammenti, 163 minuti in tutto: è ciò che resta della filmografia di Elvira Notari. Se la sua vita rimane in parte un enigma – non ha lasciato lettere né diari, e poche sono le fotografie che la ritraggono – la sua opera è al centro di un rinnovato interesse, dopo decenni di oblio.

Oggi, a 150 anni dalla nascita, attraverso il lavoro di chi ne raccoglie e reinterpreta l’eredità, Elvira Notari torna finalmente al centro della scena. Intrecciando memoria storica e riscoperta contemporanea, il documentario restituisce il ritratto vivo e articolato di una pioniera del cinema che torna a risuonare nel presente.