‘L’Appartamento Sold Out’ – Intervista ai registi e a Giorgio Pasotti

Maria Corrada Verardi ha intervistato Giulio Manfredonia, Francesco Apolloni e Giorgio Pasotti, rispettivamente registi e protagonista della nuova serie di RaiPlay L’Appartamento Sold Out – presentata di recente ad Alice nella Città – disponibile in esclusiva sulla piattaforma dal prossimo 28 novembre.

La serie nasce dalla penna di Francesco Apolloni e Gianni Cardillo, affiancati da Valentina Capecci, Giulio Manfredonia e Giovanni Brusaporci ed è prodotta da Settimio Colangelo per Aporos Group, in collaborazione con RaiFiction.

A dare vita ai personaggi troviamo un cast corale composto da Giorgio Pasotti, Francesco Apolloni, Liliana Fiorelli, Tommy Kuti, Mohamed Zouaoui, Nina Sciarappa, Beatrice Sandri, Brayan Palliyagoda, Mimi Karbal, Stefano Ambrogi e Matteo Santorum.

Trama de L’Appartamento Sold Out

Al centro della storia c’è una truffa legata al subentro in una casa popolare dopo la morte del legittimo assegnatario.

Una truffa che, come un domino impazzito, costringe tre coppie a condividere lo stesso appartamento nel quartiere romano di Centocelle, uno dei territori più vivi e multiculturali della Capitale.

Da qui parte un viaggio narrativo che intreccia conflitti, amori inaspettati, desideri di emancipazione e segreti destinati a scoppiare. Una miscela inevitabile se a convivere sono una coppia di trentenni tunisini, due ventenni indiani di seconda generazione e un padre italiano radical chic – interpretato da Giorgio Pasotti – insieme alla sua figlia tredicenne.

Nonostante i continui attriti e le differenze culturali, nell’appartamento affollato emerge progressivamente un equilibrio fragile ma sincero. Tuttavia, quando l’atmosfera sembra finalmente rasserenarsi, l’arrivo di un ospite inatteso rimette tutto in discussione e rimescola le dinamiche tra i personaggi.

Per i registi Francesco Apolloni e Giulio Manfredonia, questa serie è “una storia di integrazione e di cambiamento, con al centro il tema del confronto fra culture diverse, ma anche quello della casa, questioni sempre più scottanti e attuali”.

Questa storia di convivenza raccontata nella serie – continuano i registi nelle note di regia – la si può definire come “una favola moderna perché, mai come oggi, in un’epoca così piena di conflitti e divisioni, abbiamo bisogno di utopie, di speranza, di credere che ci sia la possibilità di convivere tutti insieme e possibilmente in pace“.