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‘Ai Weiwei’s Turandot’ di Maxim Derevianko, la creazione e la magia

Tra la magia del teatro e la fragilità del mondo, la Turandot di Ai Weiwei diventa un atto di resistenza

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Ai Weiwei’s Turandot di Maxim Derevianko è il documentario che racconta la realizzazione dell’opera di Giacomo Puccini (e Franco Alfano) realizzata dall’artista poliedrico Ai Weiwei in occasione del centenario pucciniano. La sede prestigiosa in cui la magia prende forma è il Teatro dell’Opera di Roma, che ha invitato Ai Weiwei a ricoprire il ruolo di direttore artistico nel 2018.

Il film infonde entusiasmo ad ammirazione per il processo creativo e una onesta fascinazione nei confronti del “dietro le quinte” di questo universo che è l’opera lirica, in tutti i mattoni che la assemblano. E una necessità quasi irresistibile di vederla, questa Turandot di Ai Weiwei, che per fortuna del pubblico italiano, è disponibile su RaiPlay.

Guarda la Turandot su RaiPlay

Ai Weiwei al Teatro Nazionale – foto fornite dal sito ufficiale

Sinossi ufficiale dal sito di Ai Weiwei’s Turandot

Nel 2018, in occasione del centenario pucciniano, il Teatro dell’Opera di Roma commissionò all’artista visuale Ai Weiwei (Human Flow, 2017) , al debutto nella regia per la lirica, la messa in scena della Turandot. Il visionario artista cinese accoglie l’invito e intraprende la sfida di attualizzarne i temi, raccontare le sovrastrutture che regolano la società, il potere oppressivo degli oligarchi e la manipolazione delle masse. La produzione prende il via con il fondamentale apporto della coreografa e amica di lunga data Chiang Ching, finché il mondo esterno non irrompe sulla scena, complicando la lavorazione: prima il Covid costringe l’intera troupe a una lunga pausa, poi l’invasione dell’Ucraina spinge quasi all’abbandono Oksana Lyniv, la direttrice dell’orchestra.

Una Turandot come Puccini non pensava

Nel costruire questo progetto visionario e avveniristico che abbraccia la contemporaneità e i temi che sono cari ad Ai Weiwei, si ripercorrono anche i momenti più iconici della vita artistico-politica dell’artistica. Si tratta quindi non solo di un percorso nella mente creativa di Ai Weiwei, dal concept al prodotto finito, ma di un vero e proprio appunto storico sulla sua parabola di artista-attivista.

La fase iniziale, dove l’idea e la personalità della sua Turandot prendono forma, e si mettono insieme i diversi talenti che vi collaborano, è un dialogo a più voci pieno di energia. Non pensiamo quindi alla pesantezza dei costumi elaborati e sfarzosi, alle scenografie di un’altra epoca, all’illuminotecnica pesante e sontuosa: la Turandot moderna che arriva dalla mente cinese del suo direttore artistico è dinamica, contemporanea, sfacciata e contestatrice. E mescola Oriente e Occidente con classe e provocazione.

Turandot – regia di Ai Weiwei – foto stampa fornite dal sito ufficiale del film ‘Ai Weiwei’s Turandot’ di Maxim Derevianko – (c) Fabrizio Sansoni Teatro dell’Opera di Roma 2022

La lirica e la creazione

Un’altra magia che emerge dal documentario di Maxim Derevianko, che non si risparmia nello spingere sulla fascinazione, è la capacità e il talento dell’artigianato e della creazione che avvolge la realizzazione dell’opera lirica. Malgrado la evidente e unica professionalità richiesta, sappiamo quanta fatica faccia puntualmente il settore per affermare la propria identità, e con quanta leggerezza invece si tenda più spesso parlarne. Chiaramente in ambito politico e decisionale.

Un plauso al coraggio con cui il Teatro di Roma ha affidato nelle mani di un artista politicizzato e rinomato per la sua imprevedibilità, la regia di un’opera colossale. Provando lungimiranza e capacità di rischio, per giunta amplificata dagli eventi incredibili di quegli anni: una pandemia mondiale e una guerra alle porte dell’Europa.

Il nostro teatro non è mai stato chiuso in 140 anni di storia, ha superato due guerre mondiali…

Ai Weiwei’s Turandot è in sala il 5 novembre al cinema La Compagnia per la sua premiere italiana, in occasione del Festival dei Popoli, dopo le molteplici proiezione estere, tra cui la premiere al CPH:DOX e Hot Docs in Canada.

Ai Weiwei’s Turandot

  • Anno: 2025
  • Durata: 78 minuti
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia, USA
  • Regia: Maxim Derevianko
  • Data di uscita: 05-November-2025