Rome International Documentary Festival

Documentare la Pace torna a Roma con masterclass e giovani Talenti

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Il Rome International Documentary Festival (RIDF) lancia la sua seconda edizione di Documentare la Pace. Questa iniziativa è fondamentale. Promuove la cultura della pace attraverso il cinema documentario. Il progetto si rivolge ai giovani talenti Under 24. Prevede un concorso di scrittura per progetti di documentario. Inoltre, offre un ciclo di Masterclass gratuite aperte al pubblico. Infine, si conclude con una serata di Pitch e premiazione. Questo focus vince il bando “Sementi 2025” dell’Assemblea Capitolina. Lo sostiene la Fondazione Beta. Collabora con prestigiose istituzioni accademiche. Tra queste ci sono DAMS – Università Roma Tre, Dipartimento SARAS – Università La Sapienza e RUFA. Amnesty International è un partner. L’obiettivo è chiaro: coinvolgere un vasto pubblico, specialmente i giovani. Si vuole sensibilizzare sulle tematiche cruciali della pace e del cinema del reale. È un appuntamento imperdibile per esplorare le nuove narrazioni.

I professionisti del documentario in cattedra per “Documentare la Pace”

Le tre Masterclass gratuite offrono un momento formativo di alto livello. Rappresentano un’opportunità unica di approfondimento con professionisti del settore. Il 3 novembre, al DAMS di Roma Tre, si tiene il primo incontro. Sabrina Varani, direttrice della fotografia e documentarista, lo conduce. Il tema è “L’architettura della fiducia: il cammino delle donne nella ricostruzione post genocidio in Ruanda”. Poi, il 5 novembre, sempre al DAMS, prosegue il ciclo. Beppe Leonetti, montatore e produttore cinematografico, guida l’incontro. Il titolo è “Il montaggio come gesto etico: conflitti, empatia e riconciliazioni”. Infine, il 6 novembre, l’evento si sposta a La Sapienza. Il Dipartimento SARAS ospita la Masterclass finale. Chiara Avesani (giornalista) e Matteo Delbò (regista) la tengono. Il tema è “Filmare la pace: immagini contro la retorica della guerra”. Il percorso formativo culmina l’8 novembre presso RUFA Space. I dieci progetti finalisti espongono le loro idee in un Pitch. Presentano il lavoro davanti a esperti di relazioni internazionali e produttori. La serata prevede anche la premiazione. Infine, si proiettano gli short doc “Vibrations from Gaza” e “Under the wing of a Night”.

I 10 giovani progetti per la pace

Ecco i dieci progetti che hanno superato le selezioni, pronti a contendersi il premio finale presentando visioni fresche e urgenti sul tema della pace:

  • La pace di Zaza di Giacomo Barletti
  • La zona verde di Giacomo Berti
  • Credice di Anna Sofia Caira, Mariama Diene
  • Garbatella per la pace sociale di Nicola Ciccarelli
  • La città immaginaria di Bianca Gentile
  • I fratelli Petrolini di Chiara Giaquinto
  • Le scale di casa di Emma Lombardi
  • Il gesto di chi cambia rotta di Giovanni Milano, Aurora Chambon
  • Dall’altro lato della riva di Sofia Trentini
  • Nessuno mi può giudicare di Rachele Verze.

Questi giovani autori rappresentano la nuova generazione di filmmaker pronti a utilizzare il linguaggio potente del documentario per analizzare e raccontare le sfide e le speranze legate alla costruzione della pace, a livello globale e nelle piccole comunità. Il RIDF, con questa iniziativa, conferma il suo ruolo di promotore di nuove voci e di un cinema socialmente impegnato.

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