La Danimarca ha scelto l’acclamato documentario di David Borenstein, Mr. Nobody Against Putin, come candidato ufficiale per la categoria Miglior Film Internazionale alla prossima 98a edizione degli Academy Awards.
La selezione segna la prima volta che il regista rappresenta il Paese sul palcoscenico più prestigioso al mondo, dopo la sua sorprendente vittoria al Sundance Film Festival di quest’anno, dove il film si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria per il World Cinema Documentary.
Un insegnante diventato dissidente
Al centro del documentario c’è Pasha, un normale insegnante di una piccola città russa. Amato dagli studenti per il suo umorismo e la sua creatività, la sua classe diventa un campo di battaglia dopo che il Cremlino impone lezioni di propaganda e guerra in seguito all’invasione russa dell’Ucraina su vasta scala.
Improvvisamente, invece di coltivare il pensiero indipendente, Pasha è costretto a filmare bambini che ripetono a pappagallo slogan statali e insegnanti che trasmettono messaggi vuoti. Rifiutandosi di rimanere complice, Pasha inizia segretamente a diffondere filmati al di fuori della Russia, catturando al contempo l’impatto della propaganda di stato sulla vita quotidiana.
Le sue registrazioni clandestine rivelano la spaventosa normalizzazione del controllo autoritario, la tensione nella sua comunità e la devastante realtà quando ex studenti vengono arruolati e mandati al fronte.
Perché la Danimarca l’ha scelto
Annunciando la selezione, Tine Fischer, Direttore del Danish Film Institute e Presidente del Comitato Oscar danese, ha elogiato l’approccio audace del film:
“Mr. Nobody Against Putin è un’opera coraggiosa che affronta uno dei conflitti più complessi del nostro tempo, senza mai perdere di vista la dimensione umana. Bilancia umorismo, assurdità e gravità con notevole precisione, ricordandoci cosa può ottenere il cinema documentario quando unisce forma e contenuto. Non pretende di offrire risposte facili e, proprio per questo, crediamo che abbia un forte potenziale internazionale.”
Il documentario è stato scelto da una rosa di finalisti che includeva anche Beginnings di Jeanette Nordahl e The Last Viking di Anders Thomas Jensen.
Un’eredità di gloria danese agli Oscar
La Danimarca vanta una ricca storia nella categoria Lungometraggi Internazionali, con quattro vittorie: Another Round (Thomas Vinterberg, 2021), In a Better World (Susanne Bier, 2011), Pelle alla conquista del mondo (Bille August, 1989) e Il pranzo di Babette (Gabriel Axel, 1988).
Proprio l’anno scorso, The Girl with the Needle di Magnus von Horn è arrivato in nomination.
Con Mr. Nobody Against Putin, la nazione ripone ancora una volta la sua fiducia in una narrazione audace e socialmente impegnata.
Un film di sfida
Diretto da Borenstein insieme a Pasha Talankin e prodotto da Helle Faber per Made in Copenhagen, Mr. Nobody Against Putin è più di una cronaca della ribellione segreta di un’insegnante.
È un promemoria della fragile linea di demarcazione tra complicità e resistenza, e di come una singola voce, armata solo di una telecamera, possa illuminare verità che il potere cerca di seppellire.
Fonte: Deadline