La docuserie Netflix ‘Katrina: Come Hell and High Water’

A vent’anni dall’uragano Katrina, Netflix propone una docuserie che riporta al centro uno dei momenti più drammatici della storia americana recente. Katrina: Come Hell and High Water, uscita sulla piattaforma il 27 agosto 2025, racconta la devastazione che colpì New Orleans nel 2005 e il lungo percorso di ricostruzione, materiale e umano. Attraverso interviste, video amatoriali e immagini inedite, la serie mostra la disperazione dei cittadini lasciati soli di fronte alla catastrofe, ma anche la forza e la resilienza che hanno permesso alla città di rinascere.

L’uragano Katrina: tre episodi tra dolore e rinascita

La docuserie si articola in tre episodi, ognuno con un punto di vista diverso:

• Episodio 1 – “Stringeremo i denti come sempre”: il racconto delle prime ore della tempesta, l’evacuazione e il dramma di chi non riuscì a lasciare la città.

• Episodio 2 – “Un ricovero improvvisato”: le condizioni disperate al Superdome e la mancanza di aiuti governativi, che misero in luce profonde disuguaglianze sociali e razziali.

• Episodio 3 – “Dio aiuta i pazzi e i bambini”: la memoria dei sopravvissuti e lo spirito di New Orleans, ancora oggi simbolo di resistenza culturale e comunitaria.

Cast, regia e produzione

Katrina: Come Hell and High Water è firmata da tre registi: Geeta Gandbhir, Samantha Knowles e Spike Lee, che dirige il terzo episodio e imprime il suo sguardo critico e appassionato. La docuserie è prodotta da Alisa Payne come showrunner, con la partecipazione di Sam Pollard e la casa di produzione 40 Acres and a Mule Filmworks.

Il progetto non si limita a raccontare i fatti, ma analizza anche i gravi errori istituzionali e le promesse mancate, come il discusso programma di ricostruzione “Make It Right” lanciato da Brad Pitt e poi naufragato tra problemi legali e difetti edilizi.

Con Katrina: Come Hell and High Water, Netflix offre una docuserie potente, commovente e necessaria, che invita a riflettere non solo sulla tragedia del passato, ma anche sul futuro delle comunità più vulnerabili.