Locarno Film Festival

‘Rosemead’: da Locarno un intenso dramma familiare

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Rosemead è stato presentato in anteprima alla 78ª edizione del Locarno Film Festival. Il film segna l’esordio alla regia del direttore della fotografia Eric Lin. Nel cast Lucy Liu e Lawrence Shou.

Rosemead: la sinossi ufficiale 

Rosemead è il ritratto di una famiglia cinese-americana in cui una madre malata terminale scopre la violenta ossessione del figlio adolescente e in una corsa contro il tempo fa di tutto per proteggere lui e chi lo circonda.

Una madre straordinaria 

Lucy Liu interpreta Irene Shao, una donna che gestisce una copisteria. La sua è una situazione familiare molto complessa: recentemente rimasta vedova, ha iniziato nuovamente il ciclo di chemioterapia sperimentale per cercare di debellare il cancro mentre ha un figlio affetto da schizofrenia. La sua esistenza è interamente dedita al lavoro e alla cura premurosa del suo erede, convinta che il bene infinito che prova nei suoi confronti possa guarirlo e tenerlo al sicuro. 

In Rosemead Lucy Liu offre una delle interpretazioni più riuscite della sua carriera: una donna forte perché si fa carico della sua famiglia ma che allo stesso tempo è dilaniata nell’animo per il costo che questo fardello impone. La fragilità che emerge quando cade la maschera che indossa commuove e fa riflettere sul senso di frustrazione provato dal suo personaggio. 

Rosemead: la schizofrenia 

Lawrence Shou interpreta invece il figlio Joe, nel suo primo ruolo sul grande schermo. La sua vita è stata distrutta dalla morte del padre; questo evento e i relativi sensi di colpa per “non aver saputo cosa fare” hanno causato in lui la comparsa di attacchi di schizofrenia. Costretto dalla scuola a seguire una terapia familiare obbligatoria, Joe è incapace di vivere una vita normale. Anche nelle rare occasioni in cui esce con i suoi amici, la sua condizione gli impedisce di godere appieno dei momenti spensierati che dovrebbero appartenere alla sua età. La sua quotidianità è scandita da momenti di lucidità a fasi in cui le allucinazioni prendono il sopravvento, rendendolo violento e selvaggio. Un plauso alla sequenze in cui emerge la schizofrenia: la cura della loro realizzazione sembra trasportare lo spettatore in un’altra dimensione, in cui fantasmi, sussurri e inquietudini regnano sovrane. 

Un film intimo 

L’esordio registico di Eric Lin è sicuramente un esperimento riuscito e convincente. Rosemead è  intimo, toccante e per alcuni versi anche straziante. Ispirato ad una storia vera, il film assume i connotati di una gara contro il tempo di Irene per cercare di salvare Joe dal punto di non ritorno, affrontando un senso di vergogna, isolamento e abbandono sempre più crescenti. Con il degenerare della sindrome del figlio, la donna è costretta ad allontanarsi anche dalla comunità cinese; la loro presenza è vista come un’onta e i pettegolezzi alle loro spalle aumentano in continuazione, portando Irene a evitare quasi totalmente i contatti sociali. Ma è anche in questo che consiste la forza del personaggio interpretato da Lucy Liu: la sua resilienza fa sì che più Joe diventi estremo nei suoi comportamenti, più lei creda fermamente di poterlo salvare con la risolutezza del suo amore. 

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