Sniper: l’ultimo baluardo è il nuovo film d’azione di Prime video, uscito sulla piattaforma streaming il 7 luglio.
La regia è affidata a Danishka Esterhazy. E’ l’ultimo film uscito della ormai ventennale saga di Sniper. Il cast è guidato da Chad Michael Collins, che ritorna nei panni del cecchino Brendon Beckett.
Altri membri del cast sono: Ryan Robbins, Arnold Vosloo e Sharon Taylor.
Il film alterna molto bene azione e suspense a momenti più leggeri. Per gli appassionati del genere azione è sicuramente una pellicola da non perdere.
Sniper l’ultimo baluardo la Trama
Il cecchino Brendon Beckett e l’agente Ezekiel ‘Zero’ Rosenberg sono stati chiamati in Costa Verde, un paese fittizio situato in Africa. I due, insieme ad una squadra d’élite messa in piedi da Modise, alta carica militare della Costa Verde, dovranno impedire che Ryker Kovalov, un fabbricante d’armi, riesca a portare la sua ultima creazione alla milizia del presidente del paese, perché diventerebbe una minaccia per il mondo intero.
Un film d’azione classico
Il film è un action movie classico, godibile e ben fatto. Apprezzabile l’uso della telecamera: alcune delle vedute dall’alto e del paesaggio circostante la base dei protagonisti erano talmente ben fatte che quasi sembrava di vedere un documentario.
L’operazione dei protagonisti all’inizio è avvolta dal mistero, Beckett non sa cosa è venuto a fare in Costa Verde e a anche noi lo scopriamo man mano che gli vengono date le informazioni. Inoltre i personaggi sono ben caratterizzati, anche se il focus maggiore del film è sull’azione.
Beckett è un protagonista ben delineato. E’ un cecchino che non uccide solo perché gli viene ordinato, ma si pone dei dilemmi morali. In questo film avrà anche la sfida di fare da mentore a Zondi, un giovane soldato. Tra i due si instaurerà un profondo legame basato sulla fiducia e sul rispetto. Oltre a questo il protagonista, sarà chiamato anche ad agire come leader e dovrà mettere da parte i suoi dubbi, le sue paure ed incertezze per assicurare la sopravvivenza dei suoi compagni.
Il film è strutturato in maniera molto classica. Comincia nel mezzo dell’azione, quando l’operazione di recupero dell’arma sta iniziando, per poi far vedere allo spettatore come i protagonisti si sono preparati per l’operazione e finendo poi per riprendere da dove si era interrotto prima del flashback. E’ una formula ormai consolidata che funziona sempre.
Lo scontro finale tra i protagonisti e la milizia tiene col fiato sospeso. Gli avversi sono temibili e i protagonisti devono fare ricorso a tutte le loro risorse, capacità ed inventiva per avere la meglio.
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