Cactus International Children's and Youth Film Festival

Cactus Village, il cinema, il gioco a misura di bambino

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Avete mai visto un bambino chiedere di votare il suo cortometraggio preferito sotto un gazebo, mentre fuori piove alla madre che tenta di inquadrare il qr code? O una bambina che si nasconde dietro le gambe del padre, troppo timida per avvicinarsi agli altri, ma che poi trova il coraggio grazie ad una partita a Forza 4? Succede davvero, ed è successo durante le tappe del Cactus Village, lo spin-off per bambini del più ampio Cactus International Children’s and Youth Film Festival.

Ma partiamo dall’inizio: cos’è il Cactus Village? Una specie di paese itinerante fatto di giochi, letture, colori e soprattutto cortometraggi, pensato per portare il cinema di qualità anche dove non te lo aspetti: nei parchi giochi, nei paesini, sotto i tendoni. Un’oasi senza schermi touch, ma con tanti schermi veri. L’obiettivo? Semplice (ma non banale): educare al bello, giocare con cura e, perché no, far sì che un bambino dica “voglio rivedere quel film” e non “passami il tablet”.

Giochi, film, emozioni: il mix vincente

A parlarne sono: Lucia Paruta, Carlotta Negretti e Francesca Torredo, che stanno vivendo le tappe di questa piccola rivoluzione a misura di bambino.

“Ci sono momenti in cui ridono, altri in cui stanno in silenzio assoluto, rapiti da uno stop motion o da una storia dolceamara”

“È sorprendente vedere quanto riescano a concentrarsi, ad assorbire.”

Il punto forte? Ogni attività è pensata per loro ma senza infantilismi. Dai rompicapo che anche gli adulti faticano a risolvere, ai giochi senza regole che i bambini reinventano a modo loro. Dal disegno libero ai giochi di carte sugli anime. Dai laboratori sulla sicurezza domestica alle letture sul prato.

E tutto, ovviamente, ruota intorno al cinema.

© Cactus Film Festival – Roberto Roux

Educare al bello (senza che se ne accorgano)

A Cactus Village non si proiettano semplici film “per bambini”, ma corti internazionali, animazioni originali, produzioni in lingua originale (con doppiaggio se serve). Alcuni fanno ridere, altri commuovono, altri lasciano dentro qualcosa che le bambine e i bambini si porteranno lungo il loro cammino.

“Sono cortometraggi esteticamente curati, con una morale forte, che restano impressi”

“Li aiutano a distinguere tra un prodotto fatto bene ed un video qualsiasi trovato online.”

E questo è forse il cuore educativo del progetto: insegnare a guardare. Non solo a vedere. Allenare lo sguardo dei più piccoli a contenuti di qualità, emozionarli con poco e lasciarli liberi di scegliere.

“Quando un bambino vota il suo film preferito, si sente importante. Non è lì solo per essere intrattenuto, ma per partecipare.”

© Cactus Film Festival – Roberto Roux

Il potere dell’itineranza

Quest’anno il festival si è spostato in estate, all’aperto, in giro per la Valle d’Aosta. Piazze, parchi, cavalli, tende colorate, frecce e tiro con l’arco. I bambini vanno al Grest al mattino e la sera vedono un film con tutta la famiglia. I paesi si trasformano, anche quelli più piccoli.

“A Morgé, dove tutti sapevano che ci sarebbe stato il festival, c’era entusiasmo ovunque. E i bambini erano gasati.”

Per qualcuno può sembrare un piccolo dettaglio. Ma per chi vive in zone dove non succede molto, è davvero un evento. Un modo per fare comunità, creare attesa, aprire nuove porte ed interessi.

“È un festival che non dura solo due settimane. Il progetto Cactus Edu lavora tutto l’anno nelle scuole. Quando arriviamo, i bambini ci conoscono già. Ed è bellissimo.”

Cactus Edu nelle scuole

Un’insegnante della scuola elementare ha confermato che i piccoli soprattutto nelle terze, quarte e quinte, ne approfittano per trarne delle nozioni. Nozioni di educazione civica. Rimanendo colpiti soprattutto quando si tratta di aiutare il prossimo e quando l’opera è in grado di emozionare.

© Cactus Film Festival – Roberto Roux

“Si vedono dei film molto inclusivi, che bisogna capire da un altro punto di vista”

Conferma una ragazza che ormai frequenta la scuola media, presente ad una serata di proiezioni con le sue amiche proprio grazie a cactus edu.

Una (piccola) rivoluzione silenziosa

In un mondo dove spesso si affida un bambino ad uno schermo pur di calmarlo, il Cactus Village fa il contrario: gli dà un film, un gioco, un colore e lo invita a esplorare, ad esprimersi. Non serve molto. Serve solo attenzione. Infatti, i cactus non necessitano di molto per crescere.

“Leggere, disegno, gioco e film”

E’ questo il Cactus International Children’s and Youth Film Festival, attraverso la voce di una bambina di cui il film preferito è Frozen. Un’opera cinematografica ricorrente, citata da ben altre due bambine. Ma non è l’unica.

Tra i titoli emersi: Lilo & Stitch, Robin Hood, Inside Out, Peter Pan, Harry Potter, La sirenetta, Asterix e Obelix, Bluey, Peppa Pig, Biancaneve, poi i gusti dei più grandi: La sposa cadavere, La gabbianella e il gatto, La carica dei 101, La spada nella roccia, Wall-E, Dragon Trainer, Le follie dell’imperatore, Il principe d’Egitto, Frankenstein Junior,  Moon, etc.

Una mappa di gusti, ricordi, soglie. Nessuno dà una risposta ironica, nessuno ha vergogna. I film preferiti qui contano davvero.

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