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Kelly Reichardt: La regista del minimalismo

Il cinema silenzioso e radicale di Kelly Reichardt: uno sguardo femminile che scardina i canoni narrativi dell’industria americana

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The Mastermind

Reduce dalla 78ª edizione del Festival di Cannes, Kelly Reichardt, in gara per la Palma d’Oro con The Mastermind, è una perla del cinema indipendente, riconoscibile nel panorama autoriale contemporaneo.

Nata a Miami nel 1964, Reichardt ha legato profondamente il suo percorso creativo all’Oregon, terra spesso protagonista silenziosa dei suoi racconti.

Con una carriera iniziata negli anni ’90 con il suo primo lungometraggio River of Glass, Kelly Reichardt ha conquistato lo spettatore per uno stile lontano da ogni forma di spettacolarità.

Il cinema essenziale di Kelly Reichardt:

A partire da Old Joy (2006) e Wendy and Lucy (2008), fino al più noto First Cow (2020), la regista ha costruito un cinema che si basa sulla lentezza, su paesaggi silenziosi, dialoghi rotti e minimalisti, capace di raccontare l’America con un occhio diverso e delicato, dando particolare attenzione ai dettagli e agli ambienti. Il cinema della Reichardt, infatti, si basa su lunghi piani sequenza. Non ci sono montaggi bruschi ma una drammaturgia essenziale, dove ogni ripresa è pensata accuratamente per far sì che lo spettatore si immerga nella storia e nello spazio in cui viene raccontata.

I suoi film parlano di storie comuni, personaggi spesso posti ai margini della società che prediligono un approccio lento e contemplativo. Si tratta di donne sole, uomini falliti, lavoratori precari, sognatori disillusi. Non si parla di eroi dunque, ma di storie di vita quotidiana che riflettono la contemporaneità. I dialoghi, invece, sono molto spesso ridotti, scegliendo così di far parlare il linguaggio del corpo.

Fondamentale nel suo percorso è il sodalizio con l’attrice Michelle Williams, interprete iconica delle sue opere. Da Wendy and Lucy a Showing Up (2022), Williams dà corpo a figure femminili fragili ma determinate, chiuse ma capaci di profondità emotive sorprendenti. Il rapporto tra le due è uno degli esempi più riusciti di dialogo artistico tra regista e attrice nel cinema americano recente.

Una vera e propria attenzione al silenzio, che invita lo spettatore a guardare senza giudicare. In un panorama che spesso fatica a riconoscere l’importanza della lentezza, dell’attesa e del silenzio, Kelly Reichardt dimostra che esiste un altro modo di fare cinema. Un cinema che non urla, ma resta.

5 Film di Kelly Reinhardt e dove guardarli 

1 Wendy and Lucy (2008)

Trama: Una giovane donna (Michelle Williams) parte per l’Alaska con il suo cane, Lucy, ma un imprevisto mette in crisi tutto il suo precario equilibrio.

Dove vederlo: MUBI, AppleTV

Wendy e Lucy (2008)2

2 Meek’s Cutoff (2010)

Trama: Un western atipico ambientato nel 1845. Un gruppo di pionieri si perde in Oregon guidato da un esploratore ambiguo.
Dove vederlo: Apple TV, MUBI

3 Certain Women (2016)

Trama: Tre storie intrecciate di donne in Montana, tratte da racconti di Maile Meloy. Con Kristen Stewart, Michelle Williams, Laura Dern.
Dove vederlo: TimVision, Prime Video (noleggio o abbonamento), Apple TV.

4 First Cow (2019)

Trama: Nell’Oregon del XIX secolo, un cuoco solitario e un immigrato cinese stringono un’amicizia inaspettata e avviano un piccolo commercio… rubando il latte di una mucca.

Dove vederlo: Amazon Prime Video (noleggio/acquisto)

5. Showing Up (2022)

Trama: Una scultrice (Michelle Williams) cerca di prepararsi per una mostra mentre è distratta dalla vita quotidiana e dai legami umani imperfetti.
Dove vederlo: Netflix

SHOWING UP (2022)