David Lowery, regista di Peter Pan & Wendy, fa una svolta inaspettata con il suo ultimo progetto, il cortometraggio An Almost Christmas Story, ora disponibile su Disney+. Il film, scritto da Alfonso Cuarón e Jack Thorne, racconta la storia di Rocky, un piccolo gufo salvato dall’albero di Natale del Rockefeller Center nel 2020. Lowery ha ammesso che una battuta nel copione, che paragonava una scena d’inseguimento a The French Connection ma con i piccioni, lo ha subito catturato, spingendolo ad abbracciare il progetto.
Inizialmente pensato come un cortometraggio live-action, Lowery si è presto reso conto che il budget necessario sarebbe stato troppo elevato, spingendolo a esplorare soluzioni di animazione digitale. Con la collaborazione del designer Nicholas Ashe Bateman, Lowery ha creato un mondo in cui New York sembra composta interamente da cartone, un omaggio alle sue esperienze da bambino, quando costruiva città con materiali di recupero. “Tutto doveva sembrare realizzato con oggetti che avresti trovato in una scatola di materiali per bricolage”, ha spiegato il regista.
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Una tecnica eccellente
Nonostante il suo amore per l’animazione tradizionale e la stop-motion, Lowery ha scelto la computer grafica per la sua flessibilità e per la possibilità di ottenere il tanto desiderato effetto artigianale. La tecnica utilizzata per l’animazione, il “twos”, ha conferito al movimento dei personaggi un aspetto simile alla stop-motion, creando un effetto visivo distintivo.
Una delle caratteristiche principali del film è la sua atmosfera malinconica, che Lowery attribuisce alla musica, fonte di ispirazione per molti classici natalizi. In questo contesto, è stato inserito anche un personaggio interpretato da John C. Reilly, un suonatore di strada di New York che funge da narratore e guida emotiva della storia, riprendendo il tono dolceamaro che permea molte storie natalizie.
An Almost Christmas Story, qualificato per competere agli Oscar come miglior cortometraggio animato, rappresenta un’opera unica, unendo innovazione tecnologica e una profonda passione per l’arte della narrazione visiva. Il film promette di emozionare il pubblico con il suo tocco nostalgico e il suo stile visivo inconfondibile.
Tra le voci dei doppiatori, nella versione originale, spicca sicuramente quella di John C. Reilly, vera punta di diamante di un cast vocale completato da Alex Ross Perry, Natasha Lyonne, Mamoudou Athie, Jim Gaffigan e altri.
fonte Indie Wire
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