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‘I quattro della Candelária’ Recensione della serie

La serie brasiliana sul massacro dei ragazzi di strada

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I quattro della Candelária è la nuova miniserie disponibile su Netflix dal 30 ottobre. Diretta dal  regista brasiliano Luis Lomenha, prende il nome dalla chiesa della Candelária, la cattedrale costruita a Rio de Janeiro  nel 17° secolo da un gruppo di sopravvissuti a un naufragio durante una traversata di navi colonialiste, i quali giurarono che, se ne fossero usciti vivi, avrebbero eretto una chiesa in segno di gratitudine verso la Provvidenza. Così fu. E realizzarono questo meraviglioso esempio di architettura barocca e neoclassica, che nella notte del 24 luglio 1993 diventerà tristemente teatro di uno dei più grandi peccati della storia brasiliana.

I quattro episodi saranno un viaggio nella città brasiliana, in questa terra dai contrasti rumorosi, dai colori ammalianti ma accecanti, dagli scorci mozzafiato rovinati dalla bruttura della povertà, dal suo popolo annichilito per la violenza del potere. La prospettiva  sarà quella di quattro ragazzini: Douglas (Samuel Silva), Sete (Patrick Congo), Jesus (Andrei Marques) e Pipoca (Wendy Queiroz). Vedremo attraverso i loro occhi e toccheremo attraverso la loro pelle quella parte di mondo abitata da chi non ha un proprio universo, il cui letto è il gradino di una chiesa, la scuola è la strada e la famiglia non ha vincoli di sangue.

Sono ‘meninos de rua’, bambini senza fissa dimora che ogni alba dovranno correre per inseguire un giorno in più  di sopravvivenza, per riprendersi con violenza e scaltrezza quello che la vita gli ha rubato, immaginando un futuro che li faccia respirare ossigeno pulito e non più il tanfo dell’abbandono.

Ogni episodio prende il nome da uno dei quattro protagonisti  e racconta la loro storia personale nelle 36 ore precedenti quello che passerà alla storia come “il massacro della Candelária” , quella macchia di sangue che il tempo non lava via. Conosceremo la loro parte fragile, quella che li spinge a commettere crimini, quasi giustificati dalla necessità di riprendersi la speranza, l’amore di un padre, il futuro da costruire. Il paese li ha resi orfani, ma non del loro desiderio di sognare.

I ritmi dell’azione  sono concitati, le pause metaboliche tra una scena e l’altra sono ridotte al minimo, intervallate da rari momenti di compassione e di abbracci e da un passato riproposto con flashback non sempre armonici, frutto forse di una regia ancora acerba.

Marchio di fabbrica della serie è il realismo con cui si propone l’immaginario storico affinché arrivi forte e chiaro alla memoria, potenziato dalla scelta di un cast di giovani attori esordienti affiancati da veterani del cinema locale, come Antonio Pitanga e Leandro Firmino da Hora, già visto nel film City of God.

Una serie incisiva, di poche pretese e fronzoli tecnici, da apprezzare perché arricchisce la storia collettiva con quella individuale. Quella vista attraverso gli occhi distanti di chi può solo guardarla, con quella di chi l’ha fatta,  riportando in presenza ciò che è stato e che purtroppo non sembra del tutto passato.

 

I quattro della Candelária

  • Anno: 2024
  • Durata: Serie televisiva
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: Dramma. Thriller
  • Nazionalita: Brasile
  • Regia: Luis Lomenha