‘Quarto Potere’ torna al cinema

Quarto Potere (Citizen Kane) torna nelle sale italiane grazie a I WONDER CLASSICS, la divisione di I Wonder Pictures dedicata alla riscoperta dei classici d’autore. Il film cult diretto da e con Orson Welles che uscì negli Stati Uniti nel 1941 e in Italia nel dopoguerra.

Dopo l’uscita nei cinema italiani a marzo 2024 e l’ottimo successo di pubblico, arriva in sala in versione originale sottotitolata dal 10 ottobre, in occasione dell’anniversario della morte di Orson Welles.

La trama

La pellicola racconta la storia di Charles Foster Kane (Orson Welles) magnate e media tycoon. L’uomo è proprietario di ben 37 testate giornalistiche, emittenti radiofoniche. Inoltre è candidato governatore e protagonista di scandali clamorosi che, finiti sulle prime pagine dei quotidiani, troncano la sua avanzata verso la presidenza degli Stati Uniti.  Prima di morire, abbandonato da tutti nella sua lussuosa residenza, Xanadu, pronuncia la parola “Rosebud”. Chi o cos’è Rosebud? E cosa si nasconde tra le pieghe della vita di un individuo che è stato in grado di incarnare il Sogno Americano finché quel sogno non è diventato un incubo?

La figura di Kane, in cui pubblico e privato si mescolano inscindibilmente, è indagata da un giornalista attraverso cinque interviste a persone a lui vicine, che ne restituiscono un ritratto complesso e contraddittorio. Ma è davvero possibile definire l’essenza profonda di un uomo, per quanto la sua vita sia stata di pubblico dominio? Attraverso flashback e le testimonianze di persone che hanno conosciuto Kane, il film esplora la sua ascesa al potere, i suoi successi e i suoi fallimenti personali.

La biografia dietro Quarto Potere

QUARTO POTERE (CITIZEN KANE) è il ritratto William Randolph Hearst editore, imprenditore e politico statunitense, considerato simbolo per eccellenza del capitalismo aggressivo. Pur essendoci delle differenze rispetto alla vera biografia di Hearst, non c’è mai stato il dubbio su chi fosse stato costruito il personaggio di Kane. Infatti Hearst cercò, fin dalle prime indiscrezioni sulla sceneggiatura, di far bruciare il negativo del film o almeno di impedirne l’uscita che comunque venne rinviata. Come hanno scritto G.Alonge e G. Carluccio in Il cinema americano classico: 

[…] il passaggio dalla storia alla Storia avviene anche attraverso una connotazione simbolica dei personaggi e degli accadimenti. La perdita dell’infanzia, l’allontanamento da casa del bimbo, corrispondono anche al passaggio dell’America dall’età ‘pura’ e incontaminata dei pionieri all’America di Wall Street.

Quarto Potere (Citizen Kane) è definito da Jorge Luis Borges come “il lavoro di un genio” e da Steven Spielberg come “una grande esperienza”. Ha rivoluzionato la storia del cinema, diventando secondo la BBC e l’American Film Institute il miglior film americano di sempre.

L’attualità di Quarto Potere

A più di 80 anni dall’uscita, Quarto Potere (Citizen Kane) è un film di straordinaria attualità. Il suo ritorno in sala cade in un anno in cui 2 miliardi di cittadini in 76 Paesi sono chiamati alle urne e in un momento caldissimo della corsa elettorale alla Casa Bianca. Ma anche in un periodo storico in cui la riflessione sul potere politico e mediatico, tema centrale del film, è all’ordine del giorno.

Nell’anno delle presidenziali Usa e in uno scenario mediatico rivoluzionato dal web e dai social, torna al cinema Quarto Potere (Citizen Kane). La pellicola si rivela ora più attuale che mai, capace di parlarci con inalterata lucidità del potere dei media, delle loro ingerenze nella politica e dei riflessi che questo potere ha su tutti noi. Appassionandoci con una storia di sfrenata ambizione, ascesa e caduta. Nel film c’è la ricerca di quel lato più intimo di ogni individuo, che persino oggi – con le nostre esistenze moltiplicate dagli schermi di centinaia di device elettronici – è forse destinato a rimanere inaccessibile.

Quarto Potere (Citizen Kane) si rivela ora più attuale che mai. È capace di parlarci con inalterata lucidità del potere dei media, delle loro ingerenze nella politica e dei riflessi che questo potere ha su tutti noi. E di appassionarci con una storia di sfrenata ambizione, ascesa e caduta. Così da ricercare il lato più intimo di ogni individuo, che persino oggi – con le nostre esistenze moltiplicate dagli schermi di centinaia di device elettronici – è forse destinato a rimanere inaccessibile.