Il 28 agosto è iniziata l’81° Mostra del Cinema di Venezia e già ci sono state forti emozioni per pubblico e ospiti. Tra gli altri eventi, uno dei principali è il conferimento del Leone d’oro alla carriera a Sigourney Weaver.
L’attrice, emozionata e commossa per l’affetto del pubblico, è stata accolta da un coro di applausi e da una standing ovation.
Una carriera lunga quasi cinque decenni
Sigourney Weaver comincia la sua carriera nel 1977 con il film di Woody Allen Io e Annie e raggiunge la fama grazie ad Alien (1979) di James Cameron. Costella la sua carriera di nomination agli Oscar e ai Golden Globe, pur non riuscendo ad aggiudsicarsi una statuetta. Vince invece il Golden Globe nel 1989 come migliore attrice non protagonista per Una donna in carriera, dove recita accanto a Melanie Griffith e Harrison Ford. Quello di Katherine Parker è solo uno dei molti ruoli che hanno contribuito a rendere la Weaver “una figura emblematica nel corso degli anni ’80, nel corso dei quali ha coniato l’immagine di un’eroina senza precedenti per il genere d’azione”, come ha sottolineato Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema.
Il Leone d’oro alla carriera a Sigourney Weaver
La prima giornata del festival lagunare si è conclusa con la cerimonia inaugurale, durante la quale c’è stata l’esibizione della cantante Clara, seguita dalla consegna del Leone d’oro all’attrice newyorchese. Accolta sul palco dalla madrina del festival Sveva Alviti, la Weaver ha ricevuto il premio dalle mani di Pietrangelo Buttafuoco. A celebrarla una standing ovation che ha procurato non poche emozioni all’attrice, la quale ha iniziato il suo discorso con le parole ”Sto sognando, sono sopraffatta e vorrei ruggire”, pronunciate in italiano. Aggiunge poi, “Essere invitata a far parte di questa costellazione di artisti è l’onore più sorprendente che posso immaginare e sono davvero onorata dal vostro riconoscimento. Ho avuto modo di lavorare con tanti registi e ringrazio ciascuno per il lavoro che abbiamo svolto assieme. È stata una vera avventura.”
Vanno senz’alteo menzionati alcuni dei registi con cui ha lavorato durante la sua carriera, tra cui James Cameron, Woody Allen, Mike Nichols, Peter Weir (che riceverà il Leone d’oro alla carriera nei prossimi giorni), Ang Lee, Paul Schrader, Michael Apted, Roman Polanski e Ivan Reitman.
L’attrice ha appena terminato le riprese di Avatar 3 e nonostante il lungo elenco di film realizzati, ha sempre lo stesso sogno: girare un film in Italia con un regista italiano. “Mi sono innamorata dei film anche grazie al cinema italiano, Fellini, Antonioni, De Sica”, ha raccontato durante la conferenza stampa al Lido. “Non ne ho ancora abbastanza di ciò che il cinema italiano significa e ci dà. Quindi datevi da fare, registi italiani: sono disponibile.”
Durante il discorso di ringraziamento per il premio conferitole, si racconta. “Mi sorprende quando dicono che interpreto donne forti. Io interpreto semplicemente donne, sono loro a essere forti.” Prosegue poi parlando della sua carriera, durante la quale – afferma – è stata “molto fortunata a ricevere storie di cui volevo far parte. È un lavoro così emozionante, perché dovrei fermarmi? Ho sempre rispettato e amato questo lavoro. Poi all’improvviso hanno deciso che le donne più anziane potevano interpretare personaggi interessanti, persone vere. Perché il pubblico è fatto di persone vere.”