‘Supacell 2’: Netflix rinnova ufficialmente per la seconda stagione

Supacell 2 si farà. Netflix ha confermato la seconda stagione della serie tv britannica, creata da Rapman, dopo il successo della prima stagione, disponibile sulla piattaforma da giugno. La notizia è stata annunciata sui social, suscitando grande entusiasmo tra i fan. Supacell, visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite app su NOW, tornerà presto con nuovi episodi, continuando la storia del fattorino e supereroe Michael Lasaki, interpretato da Tosin Cole.

Supacell: Michael Lasaki torna in azione

La trama di Supacell ruota attorno a un gruppo di cinque persone comuni che, all’improvviso, sviluppano superpoteri. Nonostante abbiano poco in comune, condividono un legame: sono tutte persone di colore che vivono nel Sud di Londra. Michael Lasaki (Tosin Cole), con il suo potere di teletrasportarsi e manipolare il tempo, decide di riunirli per una missione cruciale: salvare la donna che ama. Il cast, oltre a Tosin Cole, include Adelayo Adedayo, Calvin Demba, Nadine Mills, Eric Kofi-Abrefa, Josh Tedeku, Eddie Marsan, Ky-mani Carty e Rayxia Ojo.

Tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione

La seconda stagione di Supacell promette di approfondire le storie dei personaggi e di esplorare temi sociali più ampi. Rapman, che oltre a essere il creatore è anche produttore esecutivo e regista insieme a Sebastian Thiel, ha in mente un arco narrativo che si sviluppa su tre stagioni. Il focus della serie non è solo sui superpoteri, ma anche sulle dinamiche sociali e sulle sfide delle comunità nere nel contesto urbano di Londra.

La serie esplora i temi dell’individualismo e dei costi della dipendenza dalla tecnologia, rendendola non solo un racconto di supereroi, ma anche una riflessione critica sulle problematiche moderne. Con queste premesse, la seconda stagione si preannuncia ricca di azione e di significati profondi, offrendo ai fan un mix avvincente di intrattenimento e temi sociali.

“Lo show riflette su come l’individualismo abbia creato divisioni nelle società occidentali, in particolare nelle comunità nere, una volta fiorenti grazie alla collettività.” – Aramide Tinubu (giornalista di Variety)