Anouk Aimée, l’ attrice francese candidata all’Oscar per ‘Un uomo e una donna’, muore a 92 anni.
Lo ha annunciato il suo agente. Interprete anche di Lola e La Dolce Vita “ è partita stamattina”, ha fatto sapere Sebastien Perrolat, dell’agenzia TimeArt. Manuela Papatakis, la figlia dell’attrice, lo ha confermato sul suo profilo Instagram, con “immensa tristezza“.
Non ho mai cercato io un regista. Ho bisogno di essere cercata, di essere desiderata, amata.
Nata a Parigi nel 1932, figlia di due attori debutta giovanissima a 13 anni in ‘La Maison sous la mer‘ (1946). Il suo personaggio si chiamava Anouk e questo divenne il suo nome d’arte: glielo diede Jacques Pre’vert. I due si incontrarono l’anno successivo sul set di un film di Marcel Carne’, ‘La Fleur de l’age‘, in cui lei recitava con Arletty, Serge Reggiani e Martine Carol. Il film rimase incompiuto. Rimasero le fotografie di scena di Emile Savitry che ritraevano un’Anouk all’epoca molto piena di se’, e questo nome: “Aime’e”, “perché tutti la amavano”, secondo Prevert.
Sotto la regia di Andre’ Cayatte (‘Gli amanti di Verona‘, 1949) e Alexandre Astruc raggiunge la consacrazione poi con Federico Fellini, che la dirige in ‘La dolce vita’ (1960) e ‘8’ (1963). In Francia ottiene un grande successo diretta da Jacques Demy in ‘Lola – Donna di vita’ del 1961 prima della consacrazione internazionale giunta nel 1966 con ‘Un uomo, una donna‘ di Claude Lelouch, al fianco di Jean-Louis Trintignant e di Pierre Barouh, che fu suo marito fra il 1966 e il 1969.

Di Georges Biard, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15258575
Seguono ‘L’amante perduta’, ‘Una sera, un treno’, entrambi del 1968, e ‘Rapporto a quattro’ (1969), diretto dal regista George Cukor. Chiamata nuovamente da Lelouch a interpretare ‘Vivere per vivere’ (1967), e ‘Un uomo, una donna oggi’ (1987), torna al cinema italiano nel 1980 con ‘Salto nel vuoto’ di Marco Bellocchio (Prix d’interpretation feminine al Festival di Cannes), e con ‘La tragedia di un uomo ridicolo‘ (1981) di Bernardo Bertolucci.
Nel 1994 interpreta il ruolo di una stilista in ‘Pret-a’-Porter‘ di Robert Altman, film sul mondo della moda. Nel 2003 Orso d’oro alla carriera al Festival del Cinema di Berlino. Nel 2019 ancora Lelouch in ‘I migliori anni della nostra vita’ sempre con Jean-Louis Trintignant.
Nota per le sue “caratteristiche sorprendenti” e per la sua bellezza, di lei la rivista Life nel 1960 scrisse che “dopo ogni immagine la sua bellezza enigmatica indugiava” nei ricordi del suo pubblico, e la chiamò “la più bella residente della rive gauche.”
«Come affronta il tempo che passa?»
Non sono io che lo affronto: è lui che deve vedersela con me!
Considerata “una delle cento stelle più sexy della storia del cinema”, secondo un sondaggio del 1995 condotto da Empire, il suo stile di recitazione è spesso quello di femme fatale, con un’aura malinconica, valorizzata da grandi registi di fama internazionale come Vittorio De Sica in Il giudizio universale (1961), Sidney Lumet in La virtù sdraiata (1969) e Federico Fellini in La dolce vita (1960) e 8½ (1963).
Immagine di copertina: Di Gawain78 – catturato personalmente dall’autore sotto indicato., Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=2812612
Unuomounadonna-1966-Lelouch – Un uomo, una donna –