‘Spoonful of Sugar’ sesso, droga e turbe mentali – La Recensione
Spoonful of Sugar è un film horror del 2022 diretto da Mercedes Bryce Morgan, basato sulla sceneggiatura di Leah Saint Marie, in anteprima al Fantastic Fest di Austin, Texas e adesso disponibile su Prime Video.
A disposizione su Amazon Prime Video Spoonful of Sugar, film horror grottesco e decisamente controverso, dove il concetto di malattia mentale viene trattato come mai prima d’ora.
Spoonful of Sugar
Millicent è una studentessa universitaria, allontanatasi dagli studi per prendere parte ad un programma di trattamento psicologico tramite l’utilizzo di micro dosi di LSD. Avendo avuto una vita familiare piuttosto difficile, saltando da una famiglia adottiva all’altra, decide che è giunto il momento di averne una sua. Come? Tentando di strappare via il figlio e il marito a Rebecca, madre iperprotettiva e autolesionista. La donna è molto riluttante nel far entrare in casa sua la nuova babysitter Milly, eppure piace così tanto al piccolo Jhonny, che non può fare a meno di accontentarlo, dopo tutto è un bambino così malato.
Le problematiche di Jhonny, che fanno invidia persino al Samuel di Babadook, sono totalmente ingestibili dai genitori, mentre Milly, tra un’allucinazione e l’altra, riesce ad immergersi totalmente nel suo mondo. Rebecca, interpretata da Kat Foster, dovrà lottare duramente per conquistare l’amore del figlio, più interessato alle stranezze della sua nuova Mary Poppins piuttosto che alla sua stessa famiglia.
Personaggio chiave è sicuramente Millicent, interpretata da una straordinaria Morgan Saylor, in grado non solo di incantare con il suo sex-appeal alla Lolita, ma di sorreggere l’intera pellicola che, altrimenti, non avrebbe avuto lo stesso impatto. Le sue espressioni sono magnetiche e dettagliatamente accurate.
Le figure maschili vengono totalmente schiacciate dalle personalità di queste due donne che dominano incontrastatamente la scena. Il padre, interpretato da Myko Oliver, è inerte di fronte alla malattia del figlio e nel tentativo di evadere dalla realtà che lo circonda cerca di entrare nelle grazie di Millicent.
Oggetto del desiderio è l’amore di Jhonny (interpretato da un bravissimo Danilo Crovetti), la cui violenza e aggressività viene giustificata da una qualche malattia poco chiara fin dall’inizio. L’odio verso la madre è evidente nella ripetizione di un copione comportam
entale che diventa chiaro solo alla fine del film, lasciando lo spettatore con tutta una serie di domande che non avranno chiaramente alcuna risposta.
Rebecca incassa con dolore l’indifferenza del figlio e non accetta l’inquietante verit
à sulla sua natura. Invasa da emozioni contrastanti, rifugia dal proprio dolore mentale attraverso il dolore fisico.
La Recensione
Sin dalle prime scene Spoonful of Sugar risulta un film conturbante, grottesco e delirante. La percezione è quella di una pellicola che vorrebbe proporre una moltitudine di significati, ma che termina per essere tutto e niente. Tuttavia, risulta chiaro il tentativo della regista di sradicare la visione stereotipata della donna casta, pura e innocente, ponendo l’universo femminile sotto un nuovo punto di vista più crudo e violento. Quasi a voler totalmente distruggere la donna angelo propinatoci dalla notte dei tempi.
Interessante la circolarità degli eventi, come se ci venisse mostrato solo parte dell’evoluzione dei fatti, che in realtà sono sempre gli stessi ma cambiano solo i suoi protagonisti.
Fotografia e montaggio impeccabili, inquadrature di altissimo livello. Da un punto di vista, prettamente visivo risulta scorrevole e privo di forzature. Lo stesso non si direbbe per la trama, che dà continuamente la sensazione di dover esplodere da un momento all’altro in qualcosa di più, ma che finisce per deludere un po’ le aspettative del pubblico.
Per gli amanti del brivido potrebbe essere l’occasione per uscire dai soliti schemi visti e rivisti del genere horror degli ultimi anni, immergendosi in un micro universo peccaminoso, ricco di riferimenti biblici e allo stesso tempo estremamente contemporaneo.
Sulle false righe di Babadook di Jennifer Kent, Spoonful of Sugar è sicuramente un film godibile e da vedere senza troppe pretese. Dalle atmosfere lynchiane e dalla violenza noir di cui è impregnato, risulta a tratti confuso e sconclusionato ma ugualmente affascinante.
Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers