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‘Les Chansons D’amour’ – Su Mubi un musical d’autore francese

Un ménage à trois palpitante, malinconico e queer che è anche un disinvolto omaggio alla Nouvelle Vague. In streaming su MUBI

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Diviso in tre capitoli (La partenza, L’assenza, Il ritorno) e scandito da una quindicina di canzoni originali, Les chansons d’amour è passato in concorso a Cannes nel 2007. Il successo in patria del film ha permesso al regista Christophe Honoré di uscire dalla nicchia del cinema queer e di affermarsi come uno dei cineasti più interessanti del nuovo Millennio. Inedito fino a oggi in Italia, è visibile su MUBI per il ciclo “Triangoli d’amore nel cinema”. 

L’amore e altre possibilità – La trama

Giovani parigini nel vento: Ismaël ama Julie, con cui convive, e lavora con l’amica e confidente Alice. A un certo punto Alice entra nella vita della coppia. Ma la felicità a tre dura poco. Dopo una serata in un locale, Julie ha un arresto cardiaco e muore. Tutto si rompe e il lutto distrugge quel piccolo progetto d’amore condiviso, cancellando di colpo i sogni degli amanti e quelli della rete familiare. Nel momento più disperato della sua vita, Ismaël sperimenta un inaspettato percorso di ricostruzione.

Ti lascio una canzone – Il commento

Ascolto canzoni perché dicono la verità. Più sono stupide più sono vere. E poi non sono stupide

È una citazione de La signora della porta accanto di François Truffaut. Il maestro del cinema francese scomparso quarant’anni fa è senz’altro uno dei numi tutelari di Les chansons d’amour, commedia drammatica e musicale del 2007 diretta dallo scrittore, sceneggiatore e regista di origine bretone Christophe Honoré.

Un film che più francese (anzi, parigino!) di così non si può, debitore disinvolto di tanto cinema che fu, dalla Nouvelle Vague (Truffaut, ma anche tanto Éric Rohmer), alle commedie musicali in technicolor di Jacques Demy, l’autore di Les parapluies de Cherbourg e di Josephine (Les demoiselles de Rochefort).

Come è evidente già dal titolo, Les chansons d’amour è pieno di canzoni e pieno d’amore. Le canzoni sono interpretate con irresistibile imperfezione dagli attori e dalle attrici del film. Le ha scritte il cantautore Alex Beaupain (che appare in un cameo nel ruolo di sé stesso), amico e collaboratore di lunga data del regista. Per questo lavoro nel 2008 ha vinto il premio César per la migliore colonna sonora.

E l’amore? È un flusso di emozioni e palpiti che percorre tutto il film. Una possibilità di felicità più o meno effimera che si esprime con parole poetiche, baci, lacrime, abbracci appassionati e camminate notturne per la città. È un sentimento fluido e metropolitano, a volte leggero e sensuale, a volte intenso e drammatico. E quando dopo l’idillio arriva la tragedia, non c’è melodramma. È una variazione appena più malinconica della stessa partitura.

Ma l’amore è anche quello per Parigi. Anzi, per il quartiere intorno a Place de la Bastille, dove il film è stato girato. In presa diretta e spesso con la camera a mano, tra i passanti indaffarati, le strade strette, le insegne e le impalcature. Un vero e proprio pedinamento cinematografico, che aggiunge all’opera un tocco di poesia del quotidiano.

Les chansons d’amour vale la pena? Il giudizio finale

Film come Les chansons d’amour sono divisivi per natura: non è un caso che non sia stato distribuito nelle sale in Italia al momento della sua uscita (la stessa sorte ha toccato altri film di Honoré). Chi ama certe atmosfere tipicamente francesi, un racconto raffinato e sensibile, dialoghi cesellati che passano naturalmente dalla profondità alla leggerezza, potrà trovarci una pepita nascosta. Soprattutto, potrà scoprire un cult europeo degli anni Zero, oltre che un audace inno alla vita e ai suoi palpiti. E chi è allergico ai musical? Forse potrà dare una chance a un’opera in cui le parti cantate per una volta non sono momenti artificiosi, ma aggiungono un sovrappiù di verità alla storia.

Curiosità su Les chansons d’amour 

Il protagonista è Louis Garrel, all’epoca non ancora una star internazionale, nonostante avesse già girato con Bernardo Bertolucci, con il padre Philippe Garrel e con lo stesso Honoré nel controverso Ma mère. Accanto a lui troviamo Ludivine Sagnier, musa del cinema di François Ozon, e Clotilde Hesme, rivelazione di Les amants reguliers, sempre di Garrel senior. Le ritroveremo entrambe, quindici anni dopo, nella serie Lupin.

In un piccolo ruolo spicca la sensibilità a fior di pelle di Chiara Mastroianni. Dopo questo film la figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve diventerà una presenza fissa nel mondo cinematografico dell’autore.

Les Chansons d'amour

  • Anno: 2007
  • Durata: 90 min
  • Distribuzione: Alma Films
  • Genere: Musical, commedia drammatica
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Christophe Honoré