Yorgos Zois, un regista greco emergente, ha mostrato il trailer di Arcadia alla Berlinale, ma ha anche annunciato Play, la sua primissima serie tv in via di sviluppo. Andiamo ad esplorare il suo stile cinematografico innovativo e fuori dagli schemi.
Yorgos Zois: il trailer di Arcadia stupisce e la serie Play è in arrivo

Yorgos Zois è un regista greco, meglio conosciuto per titolo come Titloi telous (2012) e 8th Continent (2017). Il 18 febbraio, nella sezione Encounters del Festival di Berlino, è stato mostrato in anteprima mondiale il trailer di Arcadia, il suo secondo lungometraggio. Inoltre, in modo del tutto inaspettato, l’autore ha rivelato di essersi già messo all’opera per la realizzazione della sua primissima serie tv, Play.
La peculiarità di Zois è proprio la sua nazionalità: l’autore è nato ad Atene, in Grecia, nel 1982. Grazie alle sue opere, la Grecia sta emergendo sempre di più in campo cinematografico. Per il suo talento, sembra quasi impossibile pensare che i suoi studi inizialmente non riguardavano il mondo del cinema. Zois, infatti, ha frequentato la NTUA, specializzandosi in matematica applicata e fisica nucleare. Solo dopo studiò regia cinematografica all’UdK di Berlino.
Play e l’incarnazione del surreale
“Play” segue un cinefilo solitario che si unisce ad un gruppo di estranei per ricreare scene di film. La serie mistery-drama racconta la storia di individui comuni che si perdono nelle profondità del confine tra realtà e finzione. Tutto ciò, nel corso di 8 episodi.
L’opera, prodotta da Foss Prods. di Atene e rappresentata a livello internazionale da Beta Cinema, secondo Zois, sarà il suo tentativo personale di “colmare il gap tra cinema e serie TV”.
Inizialmente, l’autore aveva concepito Play come un lungometraggio, ma prese la decisione di trasformarla in una serie ad episodi sulla base del proprio bisogno di “sperimentare” ed “esplorare nuovi territori.”
Arcadia supera i confini

Questa necessità di Zois si manifesta chiaramente anche in “Arcadia”, attraverso il suo tentativo di superare i confini del genere thriller standard. La pellicola riguarda la storia di Katerina (Angeliki Papoulia), una neurologa brillante, e di suo marito Yannis (Vangelis Mourikis), un medico un tempo molto rinomato. La coppia viene contattata per identificare la vittima di un tragico incidente stradale in un resort balneare ma, una volta lì, Katerina è costretta ad affrontare i suoi peggiori sospetti mentre pratica misteriose escursioni notturne vicino alla taverna locale.
Le origini della filosofia di Arcadia
Nella stesura della sceneggiatura di Arcadia, co-scritta insieme al regista greco Konstantina Kotzamani, Zois si è ispirato ad un evento che lo ha scosso nel profondo: la rottura con la sua ex, che ha permesso a Yorgos Zois di sviluppare l’idea per la serie. Con la fine della relazione, il regista greco ammette che la donna lo perseguitava come se si trovasse con lui fisicamente e in ogni momento:
Subire una perdita, sentirsi seguiti costantemente da quella persona… Quella sensazione è qualcosa di universale a cui tutti possiamo connetterci. Siamo stati tormentati da persone, morte o vive, nelle nostre vite. Continuano a perseguitarci e li abbiamo con noi ad ogni passo che facciamo.
Con questo pensiero, Zois ambienta il mondo di Arcadia in un luogo montuoso e cupo, dove “fisico e metafisico si incontrano”, spiega il regista greco. Arcadia, secondo la mitologia antica, è questo posto utopico che funziona come un costante ricordo della natura transitoria ed effimera della vita, ma è anche un luogo in armonia con gli spiriti e i vivi. Nella sua interpretazione contemporanea, è un purgatorio dove si scontrano concetti paralleli come l’amore e la perdita, l’accettazione e l’abbandono.
Il cinema greco si fa notare grazie a Yorgos Zois

Formatosi come assistente dell’autore greco Theo Angelopoulos sul suo film “Dust of Time”, Zois fa parte di una nuova generazione di registi decisi ad emergere per seguire la loro vocazione artistica ed esprimere a gran voce la loro individualità, senza dover sottostare ai limiti del cinema moderno.
Ma anche tramite il suo debutto, avvenuto nel 2015, Zois tentò di distinguersi, sfidando le regole della cinematografia attuale. Ciò avvenne sotto forma del lungometraggio Interruption, un mistery-thriller dove gli spettatori di uno spettacolo teatrale, basato su una tragedia greca, sono costretti a partecipare allo show con delle pistole.
Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Venezia nel 2015, mentre i cortometraggi di Yorgos Zois sono stati proiettati a Venezia, Cannes, Telluride, Rotterdam e in più di 200 altri festival.
Al momento, il regista greco Zois sta sviluppando diversi altri progetti parallelamente ad “Arcadia” e a “Play”. Uno di questi è la versione cinematografica del suo cortometraggio di fantascienza “Third Kind”, presentato alla Settimana della Critica di Cannes e a Telluride, e pubblicamente elogiato dall’Oscar Barry Jenkins.
Quando gli è stato chiesto quale di questi film è più probabile che affronti prossimamente, il regista Zois ha dichiarato: “Penso che sceglierò quello che mi perseguita di più.”
Fonte: Variety