Il mondo del cinema e quello delle scommesse sportive sembrano avere poco in comune ma è innegabile che la connessione fra le due industrie sia diventata sempre più prominente. Entrambi i settori prosperano sull’anticipazione, sul dramma e sulla natura imprevedibile della competizione umana.
Dai blockbuster hollywoodiani ai film indipendenti, le rappresentazioni cinematografiche sul tema delle scommesse sportive hanno saputo catturare l’immaginazione del pubblico di tutto il mondo, mostrando l’emozione del gioco d’azzardo ad alto rischio e il dramma della competizione atletica sul grande schermo.
Inoltre, poiché le scommesse sportive continuano a evolversi con i progressi della tecnologia, la diffusione dei siti di scommesse sportive online e la legalizzazione, la loro presenza nel cinema serve sia come riflesso degli atteggiamenti della società nei confronti del gioco d’azzardo, sia come fonte di intrattenimento che risuona con il pubblico di culture e background diversi.
Vediamo insieme i film che hanno meglio saputo comunicare le complessità e le sfaccettature del mondo delle scommesse sportive.
Il lato positivo – Silver Linings Playbook (2012)
Che lista sarebbe senza il pluripremiato Silver Linings Playbook che ha fatto vincere un oscar a Jennifer Lawrence, rendendola subito una star di livello internazionale?
Nel film la vediamo interpretare Tiffany, una donna misteriosa e problematica, che aiuta il protagonista Pat (Bradley Cooper) a ricostruire la sua vita andata a pezzi dopo aver passato un lungo periodo in un istituto psichiatrico.
Uno sguardo sul mondo delle scommesse sportive ci è dato attraverso il personaggio di Patrizio Sr. (Robert De Niro), padre del protagonista, scommettitore incallito e fan dei Philadelphia Eagles che sogna di aprire un ristorante.
Dopo una perdita inaspettata e convinto da Tiffany, vediamo l’uomo rischiare e scommettere su due esiti giudicati improbabili: la vincita della sua squadra di football contro gli acerrimi rivali e la vittoria del figlio alla competizione di ballo di Tiffany.
Nonostante le scommesse sportive non siano prettamente il cuore del film, è molto interessante osservare come le relazioni fra i personaggi vengano influenzate dal filo invisibile del gioco d’azzardo.
Lay the Favorite – Una ragazza a Las Vegas (2012)
Meno conosciuto è il film di Stephen Frears del 2012 con Bruce Willis e Catherine Zeta-Jones, che narra le vicende di una giovane donna che comincia a lavorare nel mondo delle scommesse sportive e del gioco d’azzardo a Las Vegas.
Basato sull’omonima autobiografia di Beth Raymer, il film approfondisce a fondo i complessi meccanismi del mondo delle scommesse sportive, attraverso le esperienze della donna che da completa principiante si trasforma in una vera esperta di numeri e sistemi.
Se il personaggio di Beth è intelligente e in gamba, una giocatrice temibile amata dalla dea della fortuna, non possiamo dire lo stesso per gli altri personaggi. Il film non esita a mostrarci anche il rovescio della medaglia e come la passione sfrenata per il gioco possa compromettere non solo la propria vita privata ma anche le vite degli altri e il business, in un devastante effetto farfalla.
Il film offre uno spaccato molto umano, se non addirittura inusuale, delle personalità e della psicologia degli scommettitori professionisti, scevro dei soliti stereotipi che li dipingono sempre e solo come schiavi della propria ludopatia.
Bookies (2003)
Un altro film minore, sicuramente più difficile da trovare è la produzione tedesca “Bookies” con protagonista la star di Big Bang Theory Johnny Galecki.
Si tratta di un’irriverente commedia su 3 studenti americani all’università, Toby, Casey, e Jude, che si improvvisano allibratori di scommesse, dopo aver perso un’ingente somma di denaro. Il
loro business illegale presto decolla attirando l’attenzione della ragazza di Toby, della polizia e della mafia locale.
Inutile dire che questa premessa porterà presto a ulteriori complicazioni e disavventure al trio. Apprezziamo molto come il film sappia mostrare il mondo delle scommesse sportive nella percezione dei giovani appassionati e che impatto abbiano sulle loro vite, anche se in maniera irriverente.
Two for the Money – Rischio a due (2005)
Rischio a due è un film del 2005 con protagonisti gli eccellenti Al Pacino e Matthew McConaughey. McConaughey interpreta Brandon Lang, un ex-giocatore di football ritiratosi alle porte del professionismo per un grave infortunio al ginocchio che si approccia al seducente mondo delle scommesse sportive.
Grazie al suo talento nel pronosticare risultati di football viene assunto da Walter Abrams, il numero uno dei consulenti di scommesse sportive di New York, e diventa una perfetta e spietata macchina da soldi. Accecati dall’avidità e dalla dipendenza, la vita dei due uomini però prende presto una piega molto negativa e i due devono venire a patti con le conseguenze.
Il film non ha paura di esplorare a fondo l’impatto emotivo del mondo delle scommesse sulle personalità dei due giocatori professionisti, mostrando loro viaggio interiore di alti e bassi, successi e fallimenti, sia nella vita professionale che dal punto di vista delle relazioni personali.
The color of money – Il colore dei soldi (1986)
Se si pensa a uno scommettitore professionista oggigiorno, l’immagine che viene alla mente è quella di un esperto analista seduto davanti al computer che utilizza le tecnologie moderne per decidere su cosa puntare.
Negli anni ‘80 però lo stereotipo era più vicino agli scommettitori mostrati ne Il colore dei soldi: tizi loschi con la sigaretta sempre in bocca che giocano a biliardo in bar discutibili. In questo sequel di Lo Spaccone (The Hustler), Scorsese ci mostra la realtà di Eddy lo svelto e il suo nuovo protege Vincent nel mondo delle sale da biliardo e delle scommesse clandestine.
Sebbene Lo Spaccone serviva quasi da ammonimento ai pericoli di questo mondo, Il colore dei soldi è molto più ambiguo. Gli scommettitori professionisti di questo film non sono figure bidimensionali che scommettono solo per i soldi: adrenalina, orgoglio, identità e ma anche dilemmi morali.
La visione del film vale la pena anche solo per la brillante performance dei due attori principali, Paul Newman e Tom Cruise, e lo scrupoloso ritratto psicologico di due giocatori irriducibili.