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‘Una bugia per due’, una divertente commedia francese

L’opera prima del giovane Rudy Milstein esce nelle sale italiane distribuito da Officine UBU

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Cosa può capitare quando sei un giovane avvocato con una scarsa considerazione di te stesso e quasi invisibile agli occhi degli altri, nel momento in cui ti convinci di avere un cancro in fase avanzata? Quello che succede a Louis (Vincent Dedienne) in Una bugia per due, gustosa commedia francese dell’esordiente Rudy Milstein, dal 1° febbraio nelle sale italiane distribuito da Officine UBU.

Una bugia per due. La trama

Il titolo originale, Je ne suis pas un héros, rispetto al titolo italiano, rende molto meglio l’idea del personaggio di Louis, timido avvocato che lavora, ignorato da tutti, per un importante studio legale. Nel momento in cui un medico poco incline alla sensibilità umana gli prospetta, prima ancora delle necessarie verifiche strumentali, un cancro all’apparato digerente, Louis comprensibilmente va nel panico. Quando poi Elsa (Clémence Poésy), spregiudicata capo dello studio legale, lo viene a sapere, inizia a guardarlo con altri occhi, non esitando ad affidargli un caso spinosissimo: quello della causa intentata da un gruppo di malati di cancro, capeggiato dalla agguerrita Hèléne (Géraldine Nakache), nei confronti di una ditta produttrice di pesticidi, accusata di essere la responsabile della loro malattia.

Fatti i dovuti esami, Louis scopre che del tumore ipotizzato non vi è neppure l’ombra, ma ormai si è spinto troppo avanti, sia con i colleghi sia con i suoi litigiosi ed eccentrici genitori, Françoise (Isabelle Nanty) e Thierry (Sam Karmann). Spalleggiato dall’amico Bruno (interpretato dallo stesso regista), per non perdere la faccia inizierà così a mentire, continuando a far credere a chi gli sta vicino di essere gravemente malato.

Così, di bugia in bugia, seguiamo l’evolversi della vicenda, con i comprensibili dubbi e i sensi di colpa del buon Louis, sino all’immancabile colpo di scena finale.

Una classica commedia degli equivoci con il ritmo giusto

“Volevo scrivere una storia sull’apparenza, di come a volte mettiamo da parte i nostri principi per sedurre, per essere accettati dalla società, per progredire socialmente, per compiacere i nostri genitori. Fino a che punto siamo capaci di mettere da parte le nostre convinzioni, la nostra morale e dimenticare i principi per raggiungere il nostro obiettivo?”

Con queste parole il regista Rudy Milstein presenta il suo film, un’opera che mette in scena i tópoi ricorrenti della commedia degli equivoci, in cui Louis rappresenta la classica figura del bravo e ingenuo ragazzo che si trova, per l’incapacità nel gestire le sue bugie, a dover fronteggiare una serie di eventi che, alla fine, rischiano di travolgerlo. Contrapposto a chi, come Elsa, è tanto affascinante quanto cinica nel sostenere una causa che rischia di danneggiare chi già sta pagando con la vita per gli interessi delle multinazionali dei fitofarmaci. E con un terzo “incomodo”, rappresentato da Hèlène, vera “pasionaria” che non intende venire a patti con nessuno e il cui unico intento è ottenere giustizia.

Una bugia per due non ha quindi nulla di innovativo, ma il risultato finale è apprezzabile per come il film è girato e scritto (dallo stesso Milstein insieme a Théo Courtial e Gaëlle Macé).  Grazie, anche, al trio di attori principali, Dedienne, Poésy e Nakache, che con la loro brillante interpretazione contribuiscono a mantenere alto il ritmo della commedia.

‘Una bugia per due’ Intervista al regista Rudy Milstein

Gli articoli di Marcello Perucca

Una bugia per due

  • Anno: 2023
  • Durata: 101'
  • Distribuzione: Officine UBU
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Rudy Milstein
  • Data di uscita: 01-February-2024