‘La finestra di fronte’ di Özpetek disponibile su Netflix
Torna su Netflix un film del 2003 di Ferzan Özpetek: nel cast Massimo Girotti, attore scultoreo del cinema italiano, nella sua ultima apparizione cinematografica.
Con il debutto di Nuovo Olimpo al Festival del Cinema di Roma e poi su Netflix, la piattaforma streaming ha messo a disposizione diversi titoli del regista turco Ferzan Özpetek. Tra questi c’è anche La finestra di fronte, un film del 2003 prodotto da Tilde Corsi e Gianni Romoli e girato a Roma. Nel cast Giovanna Mezzogiorno, Filippo Nigro, Raul Bova e ovviamente Serra Yılmaz. Il film è dedicato a Massimo Girotto, anche lui nel cast per la sua ultima apparizione, nel ruolo di Davide.
Sinossi de ‘La finestra di fronte’
Giovanna (Mezzogiorno) e Filippo (Nigro) sono una coppia in crisi. Figli a carico, lui è costretto a cambiare lavoro in continuazione e lei gestisce una polleria, ma non è felice. Un giorno incontrano nel centro di Roma un anziano signore (Massimo Girotti) che sembra essersi perso. I due, impegnati già con i loro problemi, vorrebbero aiutarlo: ecco che l’uomo sembra seguirli, al punto che decidono di portarlo a casa loro. In seguito, cercheranno di capire la sua identità in commissariato: l’uomo, che dice di chiamarsi Simone, sembra confuso, non soltanto a causa dell’età avanzata.
Giovanna non è molto d’accordo alla presenza di un estraneo in casa: tuttavia la sua presenza sembra un po’ sconvolgere le dinamiche della coppia. È grazie a Simone che Giovanna riscopre la sua passione per la pasticceria, troppo presto declassata a un piacevole passatempo. È grazie a Simone se una sera fa finalmente la conoscenza del dirimpettaio Lorenzo (Raul Bova), bancario. Per recuperare l’uomo vanno nel pub di quartiere e si conoscono un po’ meglio provando attrazione l’uno per l’altro. Lorenzo cerca di aiutare Giovanna nella ricerca della storia di Simone.
Ma gli unici risultati arrivano quando la donna scopre un’antica lettera segreta, datata al 1943, dove Davide (questo è il vero nome del signore) confessa il suo amore all’amante Simone (il nome che gli avevano erroneamente attribuito). La presenza di Davide/Simone diventerà un faro per la vita di Giovanna che comincerà a riflettere sulle sue scelte passate e future.
I personaggi de ‘La Finestra di Fronte’
L’indifferenza, questa è la vostra malattia
Quando ci si trova davanti a un film di Ferzan Özpetek il pubblico può già prefigurarsi degli immaginari ben definiti: luci calde e soffusi, ambienti corali ricchi della partecipazione calorosa dei personaggi; musiche turche o italiane in sottofondo molto intense e coinvolgenti. Case con finestre che danno sulla città, spesso Roma e i suoi quartieri tra centro e periferia. La finestra presente nel titolo può forse essere quella di Lorenzo o di Giovanna: uno di fronte l’altra comunicano e si vedono attraverso questa.
La finestra ha un ruolo di porta: permette a Lorenzo di “spiare” (perché anche di questo si tratta) la vita della donna, penetrando nella sua vita fino al momento del loro incontro fisico. Non ha tanto un ruolo di tramite comunicativo quanto, piuttosto, visivo. Allo stesso tempo anche Giovanna userà quella stessa finestra per guardare dentro sé stesa: la scena in cui, dopo essersi concessa a Lorenzo e alla sua passione, guarda da fuori quello che accade nella sua casa, e quindi nella sua vita. Ne sussegue un momento di riflessione personale in cui realizza che può essere davvero chi vuole anche nel modello di vita precedente che continua ad abitare. Questo anche grazie alle sessioni di pasticceria con Davide/Simone.
Scegliere l’amore
Non si accontenti di sopravvivere. Lei deve pretendere di vivere in un mondo migliore, non soltanto sognarlo.
La storia de La Finestra di Fronte racconta in parallelo due storie: quella di Davide e della ricerca del suo amore proibito. Simone, il ragazzo che amava, non è riuscito a sopravvivere ai campi di concentramento. La notte in cui rastrellarono il Ghetto Davide riuscì a salvare molti ebrei dalla deportazione, ma non lui: a distanza di anni continua a cercarlo in quei luoghi dove si raccontavano il loro amore attraverso le lettere. È Davide che sprona Giovanna a portare avanti la sua passione per la pasticceria, declassata, secondo lui, a hobby.
L’altra storia è quella di Giovanna. Trascorrendo del tempo con Davide, conoscendo meglio la sua storia e lasciandosi ispirare, alla fine decide di prendersi dalla vita tutto quello che vuole. Ascoltare qualcuno a cui è stato sottratto il potere di scegliere, sia a causa degli orrori dell’umanità come dei giudizi della società, è motivo per la donna di fare qualcosa ora che ha ancora il potere per farlo. È quello che vediamo iniziare a realizzarsi, durante il finale di questa storia.
Una storia d’amore e di sogni da realizzare: è questo, in particolare, il monito affettuoso di Davide nei confronti di Giovanna. Realizzare le idee che si vogliono vedere nel mondo, non soltanto sognarli o raccontarli.
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