Ecco il trailer dell’atteso e pluripremiato ‘Dirty Difficult Dangerous’

Dirty Difficult Dangerous, rilasciato il trailer italiano del nuovo film di Wissam Charaf con Darina Al Joundi.

Dopo il suo timido debutto con Tombé du ciel (2016), il regista libanese Wissam Charaf torna con un nuovo lungometraggio forte e autentico. Il titolo del progetto è Dirty Difficult Dangerous. L’opera, già presentata lo scorso anno alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia come film d’apertura Giornate degli Autori, ha vinto il Premio Label Europa Cinemas come Miglior Film Europeo. E ora, il film che vede protagonisti Darina Al Joundi e Ziad Jallad è pronta a debuttare nelle sale italiane. Ecco il trailer ufficiale appena rilasciato e tutte le novità.

Dirty Difficult Dangerous, Sinossi

Beirut. Libano. Oggi. Ahmed, un rifugiato siriano, e Mehdia, un’immigrata etiope che lavora come domestica, vivono un amore clandestino fatto di baci furtivi nelle strade di Beirut. Mentre Mehdia cerca di svincolarsi dai suoi datori di lavoro, Ahmed, affetto da una misteriosa malattia, si guadagna da vivere vendendo metalli di riciclo. La loro storia apparentemente non ha futuro, ma non hanno nulla da perdere. Decidono così di fuggire alla disperata ricerca di una vita migliore. Nel frattempo, le condizioni di Ahmed cominciano a peggiorare.

Dirty Difficult Dangerous, il trailer

Come già anticipato, i protagonisti del film sono Darina Al Joundi e Ziad Jallad. Insieme a loro ci saranno anche Clara Couturet, Rifaat Tarabay, Kawsie Chandra, Carol Abboud, Ghina Daou e Rémi Fadel. Il film è scritto dallo stesso regista, Wissam Charaf insieme a Hala Dabaji e Mariette Désert. Charlotte Vincent e Katia Khazak sono i produttori.

Dirty Difficult Dangerous sarà nelle sale italiane dal 1° novembre 2023 grazie a Intramovies, con la collaborazione di Cineclub Internazionale.

La parola al regista

Ambientato a Beirut e al confine tra Libano e Siria, il film segue l’intensa relazione tra una ragazza etiope e un profugo siriano: una storia d’amore raccontata con un tocco leggero e dai toni fiabeschi. Sullo sfondo, la guerra, i rifugiati, il traffico di esseri umani, tematiche che però lasciano spazio a un autentico e forte senso di speranza che nasce dal coraggio.

Sulla scia di questi temi, lo scorso anno, durante un’intervista a Venezia 79, ha spiegato il motivo per cui ha scelto di girare questo film così intimo, eppure così speciale.

“Ho voluto raccontare l’incontro di due angeli caduti, Ahmed e Mehdia, due emarginati costretti ad affrontare quotidianamente pericoli e discriminazioni razziali. Un melodramma in cui crudeltà, commedia e tenerezza si intrecciano, offrendo una visione intima della società libanese odierna, descrivendo la tragedia di tre popolazioni attraverso un solo paese: il razzismo verso i lavoratori domestici, la miseria dei rifugiati siriani e la decadenza morale dei cittadini libanesi che li sfruttano. Anche se ispirato a una realtà crudele, ho preferito che il mio film proponesse una realtà rivisitata e un punto di vista differente su miseria e pathos”.