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Calabria Movie Film Festival

‘Del padre e del figlio’ do Mauro Lamanna. La violenza, la fede, il trauma

Già vincitore del Premio Athena Nike 2023 come Miglior cortometraggio al Taormina Film Festival, il cortometraggio 'Del padre e del figlio' di Mauro Lamanna è pronto a mostrarsi al pubblico del Calabria Movie Film Festival che si terrà a Crotone dal 17 al 20 agosto.

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Il Calabria Movie – International Short Film Festival (CMFF) nasce dall’idea dell’omonima associazione, composta esclusivamente da giovani professionisti del cinema. L’obiettivo della direzione artistica è quello di creare un punto di ritrovo per appassionati del cinema che abbiano voglia di confrontarsi e discutere sull’importanza ed il cambiamento della settima arte. Il desiderio è di far convergere autori da ogni parte del mondo in un festival di identità regionale che sappia preservare e far conoscere il cinema del territorio. E´qui che vedremo stasera Del padre e del figlio di Mauro Lamanna.

‘Del padre e del figlio’ – Mauro Lamanna. L’opera

“Occhio per occhio rende il mondo cieco” è una delle frasi più famose di Gandhi per veicolare il suo messaggio di pace nei confronti dell’umanità. Ed è da questo spunto che Mauro Lamanna costruisce una storia che intreccia la violenza della vita quotidiana ad un messaggio più ampio che affonda le sue radici nella religiosità. Il regista calabrese rielabora la figura divina di Cristo trasportandola ai giorni nostri e facendo incarnare la figura del salvatore ad un adolescente che ha il compito di abbracciare il suo dono divino, ma non è tutto. ‘Del padre e del figlio’ abbraccia infatti anche il grande tema del trauma del lutto, della violenza e del rapporto padre-figlio; e lo fa con una delicatezza e, al contempo una forza, straordinarie. La morte prematura della madre del protagonista ha inevitabilmente creato una profonda frattura nell’animo del giovane, frattura che viene riempita dalla violenza che il protagonista sfoga su un suo compagno di scuola. Il tocco divino si inserisce quindi in questa frattura, andando anche a sfruttare un topos classico della letteratura come quello della redenzione attraverso la fede, anche se quest’ultima risulta involontaria e addirittura inconscia (un plauso alle sequenze oniriche aperte dalla citazione alla “Pietà di San Pietro” michelangiolesca). Il rapporto padre-figlio incornicia poi perfettamente la vicenda divina. Rosario Lisma dà vita ad un padre severo, duro, ma allo stesso tempo amorevole ed affettuoso, proprio come Dio nella storia dell’Uomo.

Una visione unica

Dal punto di vista tecnico l’opera di Lamanna è un bel vedere. La fotografia, il montaggio, le interpretazioni e la scenografia si fondono armoniosamente alle scelte registiche che non invadono mai la sceneggiatura, lasciando fluire il racconto in modo esemplare. Sicuramente è proprio la sceneggiatura la grande protagonista del corto. Ogni parola è curata nel particolare ed aggiunge un pezzo al grande mosaico che compone il girato. Per ultime, ma non per importanza, citiamo le ottime interpretazioni dei giovani attori che compongono il cast: Vincenzo Petullà nei panni del protagonista e Kevin Di Sole.

Una grande nota di merito va a Rosario Lima, vincitore sempre al Taormina Film Festival del riconoscimento come Migliore Attore, che ci dona un interpretazione potente e talmente coinvolgente che non può lasciare indifferenti.

In conclusione

‘Del padre e del figlio’ di Mauro Lamanna è una grande rivelazione. Il tocco delicato del regista trasporta lo spettatore in una storia che abbraccia grandi temi di attualità come la violenza, la fede, il trauma; e ce li mostra sotto una luce non inedita ma che sicuramente porta una riflessione, una riflessione mediata dalla fede o dalla mancanza di quest’ultima.

 

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