Sono stati selezionati i sette film che parteciperanno alla 11a edizione di Final Cut in Venice, il programma industry che dal 2013 sostiene la post-produzione di film provenienti dai paesi africani e da cinque paesi del Medio Oriente: Giordania, Iraq, Libano, Palestina e Siria, nell’ambito del Venice Production Bridge della 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (30 agosto – 9 settembre 2023) della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera.
Il programma si propone di offrire l’opportunità di presentare film, ancora in fase di produzione, a professionisti dell’ambito cinematografico. L’obiettivo è facilitarne la post-produzione e promuoverne l’accesso al mercato.
La 11a edizione di Final Cut in Venice consisterà in tre giornate di lavoro (dal 3 al 5 settembre 2023) al Lido di Venezia durante la 80esima Mostra del Cinema. Le copie di lavoro dei sette film selezionati verranno proposte a produttori, acquirenti, distributori, società di produzione e programmatori di festival.
I primi due giorni del workshop (3 e 4 settembre) saranno dedicati alle proiezioni dei sette film. Unna speciale sessione di incontri one-to-one, invece, verrà organizzata tra i progetti selezionati e i professionisti accreditati al Venice Production Bridge il 5 settembre.
Nell’ambito del Focus on Germany è stato selezionato un ulteriore progetto.
Final Cut in Venice: presentati i sette film in post produzione selezionati
Sono sette i film in post produzione selezionati per la prossima 11esima edizione di Final Cut in Venice.
Tra i titoli di film troviamo:
“Allah is Not Obliged” (Allah n’est pas obligé) di Zaven Najjar (Francia, Lussemburgo, Belgio, Canada, Stati Uniti, Slovacchia). Un film di animazione che racconta la storia di come Birahima, un orfano guineano, diventa un bambino soldato;
“Carissa” di Jason Jacobs e Devon Delmar (Sudafrica). Una giovane donna si trova di fronte ad una scelta: andare in città per inseguire il successo o prendere il controllo della fattoria rooibos di suo nonno.
“Happy Holidays” di Scandar Copti (Palestina, Germania, Francia, Qatar, Italia) Focus on Germany. Il film segue le vicende di una una studentessa la cui doppia vita è esposta quando viene coinvolta in un piccolo incidente.
Life Is a Railroad (La vie est un chemin de fer) di Kevin Mavakala, Manassé Kashala, Tousmy Kilo, Isaac Sahani (Congo RD, Francia, Germania). Le vite di Christine, un capo delle finanze dell’ospedale di maternità, di Remy, un amministratore delegato di una società mineraria, di Mukanya, un tassista e di Viya, che ha appena perso suo padre, si incroceranno.
I documentari presentati:
“Sudan, When Poems Fall Apart” (“Soudan retiens les chants qui s’effondrent”) di Hind Meddeb (Francia, Tunisia). Il film documenta il passaggio dalla dittatura militare al governo civile in Sudan.
“She Was Not Alone” di Hussein Al-Asadi (Iraq, Arabia Saudita). Fatima, 50 anni, vive da sola nelle paludi irachene. Il documentario si propone di descrivere la sua vita in solitaria e spesso complicata.
“Zion Music” di Rama Tiaw (Senegal, Costa d’Avorio, Germania). Un film documentario sulla storia del reggae africano.
I premi presentati per il Final Cut in Venice
Final Cut in Venice si concluderà con l’attribuzione di premi in servizi (kind) o denaro (cash), finalizzati al sostegno economico dei film nella fase di post produzione.
Per il settimo anno, La Biennale di Venezia offrirà un premio del valore di € 5.000 al miglior film in post-produzione. Il Premio La Biennale di Venezia sarà attribuito da una giuria composta da tre membri indicati dal Direttore della Mostra. Gli altri premi offerti dai supporter – che includono, fra i vari servizi, colour correction, missaggio sonoro, creazione di un master DCP e sottotitoli – saranno invece attribuiti a insindacabile giudizio del Direttore della Mostra, coadiuvato dagli stessi e dai responsabili delle istituzioni coinvolte.
Elenco dei premi presentati:
– € 15.000 per colour correction di un lungometraggio offerti da Laser Film (Roma) fino a 50 ore di lavoro (tecnico compreso).
– € 15.000 offerti da Studio A Fabrica (Ajaccio) per il missaggio sonoro di un lungometraggio (fino a 12 giorni di lavoro, tecnico del missaggio escluso).
– Uno dei progetti selezionati beneficerà dei compositori di film rappresentati da Oticons e della colonna sonora originale che creeranno. La produzione della partitura originale comprenderà tutti i servizi rilevanti, quali spotting session/ composizione / orchestrazione /mockup/ produzione finale, per un valore complessivo di € 12.000.
– Per un lungometraggio fiction un MG di $10.000 o per un lungometraggio documentario un MG di $3.000 in marketing, pubblicità e distribuzione nel mondo arabo offerti da MAD Solutions per un progetto arabo (con l’eccezione dei progetti già a carico di MAD Solutions).
– Titra Film (Parigi) offrirà fino a € 5.000 per il colour-grading; fino a € 3.000 per la produzione di un master DCP, creazione file i-Tunes, Google o Netflix; fino a € 2.000 per sottotitolaggio francese e inglese (traduzione non inclusa).
– Fino a € 7.500 per la creazione di un master DCP con sottotitoli in italiano o in inglese, messi a disposizione da Sub-Ti Ltd (Londra).
– Fino a € 7.500 per una versione accessibile ai disabili sensoriali, ovvero sottotitoli per i sordi e audio descrizione per i ciechi e ipovedenti inclusi gli audio sottotitoli in voiceover, in italiano o in inglese. Saranno forniti i sottotitoli e la traccia audio descritta per l’inserimento in DCP. Offerta da Sub-Ti Access Srl (Torino).
– € 5.000 offerti da Red Sea Fund (Red Sea International Film Festival).
– € 5.000 per l’acquisizione in favore di Rai Cinema di un diritto di prelazione ai fini dell’eventuale concessione dei diritti di utilizzazione e sfruttamento economico in sede televisiva di tale opera nel territorio italiano con l’obbligo di menzionare “in collaborazione con Rai Cinema S.p.a.” nei crediti.
– $ 5.000 per un progetto arabo offerti da El Gouna Film Festival.
– €5.000 in rimborsi per servizi di post-produzione realizzati da società con sede in un paese UE o OEACP (ad eccezione del Sudafrica). Offerti da Organisation Internationale de la Francophonie (OIF)/ACP/EU a un lungometraggio realizzato da un regista proveniente da uno dei paesi ACP e prodotto o co-prodotto da una società con sede in un paese ACP.
– Premio “Coup de cœur de la Cinémathèque Afrique”, offerto dalla Cinémathèque Afrique dell’Institut Français (Parigi). Il premio consiste nell’acquisizione dei diritti di diffusione non commerciale e non esclusiva per la durata di 7 anni per un valore tra € 4.000 e € 6.000 a seconda del genere, della durata del film e del numero dei territori disponibili.
– Partecipazione ai costi di realizzazione di un DCP (€ 2.500), offerti dal Festival International du Film d’Amiens.
– Partecipazione ai costi di realizzazione di un DCP (€ 2.500), offerti dal Festival International de Films de Fribourg;
– Uno dei progetti selezionati potrà beneficiare del label Eye on Films, che presenterà il film ai distributori e festival affiliati a EoF. Il premio contribuirà alla pubblicizzazione del film per un valore di € 2.500 in occasione della prima mondiale in un festival di categoria A.
Per il secondo anno consecutivo il programma FCV beneficerà del supporto aggiuntivo del Red Sea International Film Festival fra i nostri supporter.