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Ortigia Film Festival

‘Billy’ una favola on the road

Ad Ortigia Film Festival l'opera prima di Emilia Mazzacurati

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Presentato ad Ortigia Film Festival Billy è l’opera prima di Emilia Mazzacurati .

Ortigia Film Festival – il Festival del Cinema a Siracusa sull’Isola di Ortigia

Cast: Matteo Oscar Giuggioli, Carla Signoris, Alessandro Gassmann, Giuseppe Battiston, Benedetta Gris, Sandra Ceccarelli, Roberto Citran, Kristina Hermin.

Billy la trama

Billy (19 anni) è un ex bambino prodigio che a 9 anni ha inventato e condotto un podcast di musica di successo. Oggi vive con l’eccentrica madre Regina, è segretamente innamorato di una sua vicina di casa, frequenta solo bambini tra gli 8 e i 12 anni e non sa cosa fare della sua vita. Finché non incontra il suo idolo d’infanzia, Zippo, un rocker scomparso da anni. Le loro similitudini li porteranno a trovare un modo di affrontare la vita. Ma non sempre quello che abbiamo tanto desiderato poi va come vorremmo.

Un mondo surreale

Già i nomi dei protagonisti di Billy bastano ad evocare quella che è la dimensione della pellicola di Emilia Mazzacurati. Un mondo Pop  e surreale, ma allo stesso tempo di uno schiacciante  realismo che stupisce proprio perchè nascosto dietro la leggerezza.

I personaggi, una variopinta umanità non lineare, definiscono in modo inequivocabile l’anima stessa del film, un’opera non perfetta e in parte carica di vari stereotipi del cinema indipendente, ma dotata di una sua forte  personalità.

Nel suo film di esordio, la Mazzacurati, forte soprattutto  dell’esperienza col padre Carlo e con Giuseppe Battiston (come fotografa di scena), propone qui da regista una sorta di romanzo di formazione ispirato al cinema americano on the road. Un’influenza visibile fin dalle prime scene girate in un’anonima provincia del Nord-Est d’Italia.

Paesaggi lunari

La suddivisione in capitoli del film ne accentua la dimensione di sospensione e contribuisce a dare alla pellicola quella sua natura segmentata, quasi un po’ televisiva nei tempi, ma comunque autoriale. E’ un collage di esistenze umane che si incontrano in questo luogo che non ha confini, una sorta di Terra di mezzo atemporale e la cui atemporalità si riflette nell’età quasi indeterminata dei vari personaggi. Da una parte i giovani già vecchi e all’affannosa ricerca di un’ identificazione, dall’altra gli Adulti, non cresciuti e ancorati ad uno sterile infantilismo.

La malinconia rende sovrana in questo paesaggio e nelle anime di individui ‘lunari’ ( la Luna segna i vari passaggi del film) e il paesaggio stesso, che richiama a tratti  la sensazione de La giusta Distanza, coi suoi spazi ampi e i campi estesi a perdifiato, le strade desolate, la case sparse , è specchio  della condizione di solitudine.

Quello che sembra mancare però è proprio una direzione marcata all’insieme dei personaggi. Poca l’evoluzione di ognuno di loro, che resta ancorato alla dimensione iniziale di indeterminatezza:  da Matteo Oscar Giuggioli, un Billy naturale e mai eccessivo,  alla madre naif interpretata da  Carla Signoris, fino al rocker Alessandro Gassman e al pompiere Giuseppe Battiston. Tutti contribuiscono  a rafforzare questa sensazione di ‘temporalità’  in una pellicola curiosa e i cui temi dominanti, ricordo, perdita, coraggio, crescita, saranno sicuramente ripresi da una regista che ha molto da raccontare.

Billy conversazione con Emilia Mazzacurati

 

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