Il trailer italiano di Rheingold, il nuovo film di Fatih Akin
Sarà in sala dal 27 Luglio con I Wonder Pictures, il film presentato in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma e al Biografilm Festival 2023.
La parabola esistenziale di Giwar Hajabi, in arte Xatar, rapper tedesco di origine curda, la cui vita spericolata e sempre al limite supera la finzione.
Nato in Iran e cresciuto in Germania, Giwar è stato tutto e ha fatto di tutto tra spaccio, furti, rapine, entrando e uscendo più volte di prigione. Abituato a fare a pugni con la vita, Giwar coltiva il sogno: vuole fare musica.
I Wonder Pictures : cosa vedere in sala a Luglio
Trama
Dall’inferno di una prigione irachena, a metà degli anni Ottanta Giwar Hajabi arriva in Germania con la sua famiglia e approda in fondo al mondo. In poco tempo, passa da piccolo criminale a grande spacciatore, guadagnandosi il soprannome Xatar (“pericoloso”). Fino a quando non perde un prezioso carico di droga. Per saldare i suoi debiti con il cartello, Giwar progetta così un leggendario furto d’oro…
Con Emilio Sakraya, Hüsein Top e Ivar Wafaei, Il film è arricchito dai testi delle canzoni adattati da Frankie hi-nrg mc.
Fatih Akin
Fatih Akin, Orso d’Oro al Festival di Berlino 2004 per La sposa turca, Leone d’Argento a Venezia 2009 con Soul Kitchen e un Golden Globe come Migliore film straniero nel 2017 per Oltre la notte.
Nato ad Amburgo nel 1973 da genitori di origine turca. La sua carriera ha inizio nel 1993 come attore in piccoli ruoli fino a quando decide di passare dietro la macchina da presa con il cortometraggio Sensin – Du Bist Es! per il quale riceve il premio del pubblico all’Internationale Kurzfilm Festival Hamburg, seguito, tre anni dopo, dal cortometraggio Getürkt. Inizia così una carriera che sarà costellata di successi e premi internazionali, dall’Orso d’oro a Berlino con La sposa turca alla Palma d’oro per la sceneggiatura a Cannes con Ai confini del Paradiso e il Leone d’argento a Venezia con Soul Kitchen. Il segreto del suo successo sta nella capacità di raccontare storie dal forte spirito contemporaneo, in cui si mescolano e si incrociano elementi e suggestioni delle più diverse culture.
Perché ‘Rheingold’ è il più bel film del festival?