‘Amok‘, corto animato dell’ungherese Balazs Turai, aveva già attirato l’attenzione del pubblico nel 2022, quando era stato premiato al Festival di Annecy.
Il festival è durato una settimana e ogni sera c’era una festa. Molti di noi hanno preso una specie di virus, non il Covid. Quindi sono arrivato alla premiazione malaticcio. Per me è stato come un sogno. Ho aspettato due ore i risultati, a un certo punto ho pensato di non aver capito bene, che non avevo vinto… Invece poi il premio è arrivato.
Eccolo tornare al pubblico al Festival Maremetraggio, il corto infatti verrà proiettato il 6 Luglio 2023.
Un corto di 14 minuti rimasto in fabbricazione per ben 3 anni, ma ben ripagato dalla critica.
Amok, la trama

La vita amorosa di Clide, è tormentata da uno gnomo malvagio che ha causato la morte del suo primo amore.
Durante una seduta psichiatrica Clide rivive il suo primo incontro con lo gnomo, inevitabilmente collegato alla morte di sua madre quando era ancora un bambino.
Dopo la sessione col suo psichiatra, Clide non riesce a ritrovare la calma.
Viviamo quindi la sua giornata tra ricordi traumatici, pensieri intrusivi e allucinazioni psichedeliche che lentamente porteranno il nostro personaggio ad un inevitabile bivio, la scelta tra suicidio e omicidio.
Recensione e commento del regista

‘Amok‘ è un corto dallo stile indimenticabile e psichedelico, 14 minuti coloratissimi, fucsia e verdi che accompagnano lo spettatore nella mente distorta di Clide.
Un corto privo di una trama lineare ma che presenta allo spettatore scene in apparenza scollegate e sconclusionate, che ben rappresentano la mente del protagonista.
‘Amok’ non si limita a presentare allo spettatore i fatti, ma anzi lo sfida a rimetterli insieme come un pezzo di un puzzle aiutandolo quindi nel provare empatia per un personaggio così disturbato e sfaccettato.
Il mio scopo è quello di portare lo spettatore in un viaggio alla scoperta dei traumi di Clide, delle sue allucinazioni, dei suoi incubi, e della sua realtà così irreale, fino al punto in cui chiaramente capiremo che Clide dovrà decidere tra suicidio e omicidio.
Un corto che però tenta di andare ben oltre il raccontare una mente disturbata.
Amok infatti si propone di essere una denuncia verso governi estremisti e terroristi:
L’ambiente esagerato e fumettistico ha lo scopo di evocare lo zeitgeist sempre positivo, autopromozionale, orientato alla mera estetica, un richiamo propagandistico del threat of Terror. Mentre i governi populisti incarnano veri e propri terroristi per portare avanti i loro programmi politici, così Clide proietta il suo terrorista interiore nella forma dello Gnomo.