‘In the Clearing’ recensione della serie su Disney+

Disponibile dal 24 Maggio su Disney+, In the clearing è la nuovissima serie tv della piattaforma. Prima produzione australiana originale targata Disney+.

In the clearing è tratta da una storia vera: un macabro e potente thriller psicologico, basato sul romanzo di J.P. Pomare.

Al centro delle vicende una setta, che avvicina e circuisce bambini con l’obbiettivo di creare una nuova generazione perfetta. Rapendo, maltrattando i bambini e cercando di avviarli a un percorso di illuminazione e redenzione.

In the clearing: la trama

In The Clearing, recita la sinossi ufficiale, scava sotto la pelle e dentro la mente, confondendo i confini tra passato e presente, realtà e incubo.

Un ex membro dei Kindred, uno dei pochi culti guidati da donne, deve affrontare i demoni del suo passato per impedire il rapimento di bambini innocenti.

Nei panni della spietata matriarca troviamo Miranda Otto, tra gli altri anche Teresa Palmer, Guy Pearce, Hazem Shammas, Mark Coles Smith e Kate Mulvany.

La recensione

In the clearing si muove tra due linee temporali senza mai perdere il filo conduttore.

Partiamo da Amy, una sopravvissuta alla setta. Vediamo svolgersi la storia attraverso i suoi occhi, veniamo accompagnati tra i suoi ricordi di un’infanzia traumatica, fino a ritrovarci nel suo presente. Luogo dove ancora non è riuscita a togliersi di dosso l’esperienza vissuta.

La serie è ricca di suspense, ci sono vari colpi di scena per soddisfare tutti i gusti, anche se forse il punto della serie non è quello. Il viaggio nei ricordi di Amy porta piano piano lo spettatore a godersi le domande della serie, piuttosto che le risposte. È infatti una serie ricca di mistero, di intensità, guidata anche da una fotografia magistrale. Una serie che sicuramente riesce a tenere accesa la curiosità dello spettatore episodio dopo episodio, anche se rischia di non soddisfarlo appieno con le risposte ai tanti quesiti che essa stessa solleva.

In the Clearing: per concludere

Una serie valida che vale la pena di scoprire.

In primis per le interpretazioni fenomenali di Miranda Otto (nei panni della matriarca) e di Teresa Palmer (nei panni di Amy).

Un prodotto sicuramente imperdibile per i fan dei thriller psicologici o dei prodotti, che, come questo, esplorano a fondo l’inquietante realtà delle sette.