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In Sala

Marigold Hotel

Dopo “Shakespeare in Love” e “Il mandolino del Capitano Corelli”, John Madden torna al cinema con una commedia esterofila, riunendo i dinosauri della recitazione british, senza dimenticare di strizzare l’occhio agli spettatori più giovani con il Dev Patel di “The Millionaire”

Pubblicato

il

Anno: 2012

Distribuzione: 20th Century Fox

Durata: 123′

 Genere: Commedia/Drammatico

Nazionalità: UK

Regia: John Madden

Una vedova in bancarotta, una coppia di genitori in fuga, un dongiovanni incallito, una femme fatale in cerca di prede, una governante infortunata e un ex giudice della Corte Suprema si ritrovano tutti sullo stesso aereo in rotta verso l’India. Motivo? I sette protagonisti hanno passato i primi ‘anta’ da più di un ventennio e per ragioni disparate sono in cerca di fortuna, pace e soprattutto una seconda chance in terra straniera. La possibilità di vivere una nuova giovinezza gli viene offerta su un piatto d’argento da Sonny, giovane manager, direttore e amministratore unico e supremo del mitico Best Exotic Marigold Hotel, pensione di lusso nel cuore del quartiere storico di Jaypur dedicata solo a clienti di una certa età. Il quadretto però sembra fin troppo perfetto e, da manuale di base del viaggiatore inesperto, appena arrivati a destinazione i turisti attempati si trovano a combattere con ragnatele, porte inesistenti e problemi idraulici. Come se non bastasse, le differenze con la fredda Inghilterra non ci mettono molto a farsi sentire e ben presto il gruppo si troverà travolto e stravolto da una ventata di spezie, emozioni, luce e colori, in una cornice esotica e struggente dalle sorprese infinite…

Dopo Shakespeare in Love e Il mandolino del Capitano Corelli, John Madden torna al cinema con una commedia esterofila e tautologica che, come un mantra, si ripete nei suoi intenti, dedicando spazio e tempo narrativo (dilatato, forse in parte per l’andatura lenta dei suoi protagonisti) ad una storia riflessa specularmente nelle sue esigenze produttive. Il sogno del giovane protagonista bollywoodiano di delocalizzare la vecchiaia con il fine ultimo di fare profitto, più che da plot, fa da leitmotiv all’intero percorso del film, un esperimento retorico che, puntando sulla delocalizzazione di un cast britannico d’annata (Judi Dench, Maggie Smith, Tom Wilkinson, Bill Nighy), dimezza i costi produttivi riuscendo a convincere i dinosauri della recitazione british a farsi un viaggetto, senza dimenticare ovviamente di strizzare l’occhio agli spettatori più giovani, garantendosi la partecipazione del famosissimo Dev Patel di The Millionaire.

L’India diventa così quella che era un tempo la cara, vecchia Europa. La nostra Italietta in crisi, scenario di commedie folkloristiche all’avventurosa scoperta dell’amore e di se stessi (una su tutte, Avanti! Di Billy Wilder, in italiano, purtroppo, l’esplicito Che cosa è successo tra mio padre e tua madre) viene rimpiazzata dalla colonia orientale britannica per eccellenza, regalandoci un film dallo humor inglese e dal fascino esotico che non riesce a donare di più di un pacchetto All Inclusive di attori del passato nelle vesti di turisti per caso!

Chiara Napoleoni

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