Ispirato alle storie vere presentate sulla rivista Epic Magazine, la serie le sviluppa andando oltre i titoli del giornale. Il risultato è una collezione di piccoli racconti sulle nuove generazioni di migranti americani che non solo hanno pensato in grande, ma sono riusciti a trasformare i loro sogni in progetti.
Little America, la recensione
È difficile, se non addirittura impossibile, dare un giudizio complessivo su questa serie. LittleAmerica pone le sue basi sullo sviluppo di racconti totalmente distanti tra loro, se non fosse per la rivista che le ha tenute insieme. Cosa c’entra infatti un ragazzo coreano (medico e poi artista) con un giovane somalo appassionato di cucina? Apparentemente nulla. Sono storie di individui normali che si trovano a un punto di svolta nella loro vita. Seguendo le loro aspirazioni, prendendosi anche qualche rischio, oppure fermandosi al primo ostacolo e accontentarsi. Il che, va detto, non è la decisione sbagliata, ma è sicuramente quella più confortevole.
La svolta
Di questa serie antologica si apprezza prima di tutto l’impostazione di ogni storia. Senza entrare nei dettagli degli episodi (non avrebbe senso dato che ognuno è indipendente dall’altro), si parte sempre da un oggetto attorno al quale gli autori hanno ricamato l’intera vicenda legata ai personaggi.
Nel primo episodio, per fare un esempio semplice, sono i cappelli della madre del giovane ragazzo di origine coreana l’elemento che scatena tutta una serie di eventi, che vanno dall’incontro con la conduttrice radiofonica fino alla svolta del giovane dopo un lungo percorso già intrapreso. E così vale con il reggiseno (l’accoglienza e l’integrazione), l’auto (il legame tra padre e figlia), e il cibo (la continua rincorsa verso il successo).
Piccoli talenti
Attorno a questi simboli si sviluppano piccole narrazioni che raccontano l’ incredibile scalata verso il sogno americano. Un concetto che in questo caso non è legato a imprese rivoluzionare, ma a piccoli cambiamenti della vita che influiscono sulla crescita e sull’autostima. LittleAmerica è una serie riuscita perché qualunque sia il percorso intrapreso, l’errore compiuto, o la barriera da attraversare, non si è mai soli. C’è sempre qualcuno disposto a sostenerti in modo che tu possa esprimere talento e valori. Di questi tempi, il buon esempio è il miglior insegnamento possibile .
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