“PICCOLO CORPO” DI LAURA SAMANI
SI AGGIUDICA LA QUARTA EDIZIONE
DEL PREMIO NAZIONALE ELIO PETRI.
IL PREMIO SARÀ CONSEGNATO SABATO 3 DICEMBRE (ore 20.30)
NEL CORSO DELLA CERIMONIA DI APERTURA DEL FESTIVAL DEL CINEMA DI PORRETTA
“PICCOLO CORPO” DI LAURA SAMANI
SARA’ QUINDI PROIETTATO, AL TERMINE DELLA CERIMONIA, AL CINEMA KURSAAL (ore 21)
preceduta da un corto di Simone Massi
GLI ALTRI RICONOSCIMENTI DEL IV^ PREMIO NAZIONALE ELIO PETRI SONO:
IL PREMIO SPECIALE A FABRIZIO GIFUNI
CHE VERRA’ CONSEGNATO DOMENICA 4 DICEMBRE (ore 17).
INFINE IL PREMIO SPECIALE PER JEAN GILI CONSEGNATO SEMPRE SABATO 3 DICEMBRE SERA

La giuria ha svelato oggi 1 dicembre il titolo del film vincitore di questa quarta edizione del Premio Nazionale Elio Petri, destinato a Opere Prime o Seconde che si distinguano per essere “un’opera contemporanea in cui sia evidente, ma non necessariamente esplicito, il lascito della eredità autoriale di Petri, con tematiche di denuncia sociale e politica in linea con il suo cinema, oltreché un originale uso del linguaggio cinematografico”
Nel 2022 il premio andrà a PICCOLO CORPO, di LAURA SAMANI (co-produzione Italia-Francia-Slovenia / 2021, 89′), storia di un viaggio, dell’impresa disperata di una madre alla ricerca del luogo in cui i neonati tornano in vita per un solo respiro, quello sufficiente per poterli battezzare e salvare la loro anima.
La cerimonia di proclamazione e premiazione aprirà ufficialmente questa XXI edizione del Festival del Cinema di Porretta. L’appuntamento è per sabato 3 dicembre alle ore 20.30 al cinema Kursaal di Porretta Dopo la cerimonia, alla presenza di Alfredo Rossi in rappresentanza della giuria del premio, la visione di PICCOLO CORPO di LAURA SAMANI sarà preceduta, in collaborazione con il festival Corto Dorico, dal corto di Simone Massi IN QUANTO A NOI.
“Sono particolarmente contenta di aver ricevuto il Premio Petri – ci dice la regista, Laura Samani, che non potrà raggiungere Porretta per la premiazione e manderà un video saluto – perché mi sembra che riconosca al film una qualità politica. Le caratteristiche di essere affamati e di cercare delle soluzioni alternative a quelle che sono le regole comunemente intese o le leggi dei padri è qualcosa che ha caratterizzato il film fin dall’inizio”
PICCOLO CORPO era stato selezionato l’estate scorsa, per la cinquina dei film in lizza, perché a dire della giuria “ha saputo conquistare prima il pubblico internazionale di Cannes nel 2021 per poi eccellere nelle principali vetrine cinematografiche italiane come rivelazione della passata stagione con la sua storia di coraggio e dedizione”.
Questa la motivazione finale della giuria nella assegnazione del PREMIO :
“Piccolo corpo è la storia di un viaggio, di un’impresa, di una prova di infinito amore che una madre dedica a una figlia nata morta. Con coraggio la donna combatte contro i luoghi comuni, contro l’aridità delle persone che la circondano. E con coraggio Laura Samani ha diretto un film d’esordio teso, forte e coinvolgente.”
Questi gli altri quattro film che erano stati selezionati dal concorso 2022: ANIMA BELLA di Dario Albertini (Italia/2021, 95’); RE GRANCHIO di Alessio Rigo De Righi e Matteo Zoppis (co‐produzione Italia-Argentina-Francia / 2021, 105’); MONDOCANE di Alessandro Celli (Italia / 2021, 110′); CALCINCULO di Chiara Bellosi (Italia / 2022, 96′).

IL PREMIO SPECIALE ELIO PETRI
Anche quest’anno, dopo il premio del 2021 conferito al regista Alfonso Cuarón, il Festival del Cinema di Porretta ha deciso di assegnare il PREMIO SPECIALE ELIO PETRI ad un personaggio cinematografico di prestigio. La scelta della giuria ha premiato FABRIZIO GIFUNI, attore e regista italiano, vincitore del David di Donatello al miglior attore non protagonista per “Il capitale umano” (2014) e recente protagonista della serie “Esterno notte” di Marco Bellocchio.
Questa la motivazione: “La straordinaria capacità di Fabrizio Gifuni nel confrontarsi con tutti i grandi personaggi e le più importanti situazioni del Novecento è alla base della sua straordinaria carriera come attore. Da Aldo Moro a Franco Basaglia, da Alcide De Gasperi all’economista illuminato di “La meglio gioventù”, Gifuni ha saputo con i suoi personaggi raccontare contraddizioni e sentimenti delle generazioni del secondo dopoguerra. A teatro, poi, ha saputo portare sulla scena Pier Paolo Pasolini e Aldo Moro con grande intensità, senza rinunciare a partecipazioni straordinarie importanti come in “Il capitale umano” di Paolo Virzì e senza rinunciare a importanti sperimentazioni come quelle nelle quali è stato diretto da Giuseppe Bertolucci e da Franco Battiato. Gifuni unisce una straordinaria tecnica recitativa a una grande sensibilità personale, che lo rendono un attore unico nel panorama dello spettacolo italiano.”
Fabrizio Gifuni incontrerà il pubblico del festival e riceverà il premio domenica 4 dicembre, alle ore 17.00, allo Spazio FCP (via Mazzini 29) dove ripercorrerà con noi le tappe dei suoi successi.
IL PREMIO SPECIALE ELIO PETRI PER JEAN GILI
Quest’anno verrà assegnato anche un ulteriore premio speciale dedicato ad Elio Petri, destinato allo studioso di cinema JEAN GILI, e membro della giuria.
Di seguito le parole della motivazione: “Questo premio speciale è dedicato ad un grande saggista e storico del cinema, Jean Gili, che, oltre ad aver avuto una funzione critica essenziale nell’individuare, già dal 1974, con la pubblicazione di un libro -intervista di valore fondante, un percorso critico nuovo ed approfondito su Elio Petri, ha, negli anni, scritto senza sosta su di lui e curato, con la devozione dovuta a un amico troppo presto perduto, la raccolta degli scritti, in Italia e in Francia.
Ma, al di là di questo legame di sentire amoroso con Elio, la grandezza di Jean, signore di antico garbo e assoluta generosità, consiste anche nell’essere, da sempre, il grande ambasciatore in Francia del cinema italiano, avendo dedicato ad esso la maggior parte del suo magistrale lavoro di storico e di organizzatore culturale, interpretando un ruolo intellettuale nobilmente accademico ma al tempo stesso giovanilmente appassionato.”
IL PREMIO NAZIONALE PETRI
Istituito nel 2019 in occasione dei 90 anni dalla nascita del regista, il PREMIO NAZIONALE ELIO PETRI è stato un riconoscimento fortemente voluto dall’Associazione Porretta Cinema, in considerazione del rapporto speciale che legò il regista romano alla Mostra del Cinema libero di Porretta Terme: qui infatti, cinquanta anni fa, nel 1971 insieme a Gian Maria Volonté presentò in anteprima mondiale “La classe operaia va in paradiso”, che venne poi premiato con la Palma d’oro a Cannes.
Negli anni passati il Premio Nazionale Elio Petri è stato assegnato: nel 2019 a “Il traditore” di Marco Bellocchio; nel 2020 con un ex aequo ad “Hammamet” di Gianni Amelio e a “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti (come film). Mentre nel 2021 il film premiato è andato a “I giganti” di Bonifacio Angius, ed è stato conferito a Alfonso Cuarón il primo Premio Nazionale Elio Petri alla Carriera.
Alla Giuria che già conosciamo nella sua formazione – presieduta da Walter Veltroni e composta da Steve Della Casa, David Grieco, Giacomo Manzoli, Alfredo Rossi insieme a Paola Pegoraro Petri e Jean A. Gili – si sono uniti nel 2022 tre nuovi membri, quali Boris Sollazzo, Cristiana Paternò, Silvia Napolitano.
Il PREMIO CHE VERRÀ CONSEGNATO prende spunto da due aneddoti che uniscono Porretta a “La classe operaia va in paradiso”. Alla fine delle riprese, nel dicembre 1970, alcuni operai della fabbrica occupata Ascensori Falconi di Novara, in cui il film era stato girato, crearono un albero di Natale da regalare al regista e che la moglie Paola Pegoraro Petri conserva ancora. Dopo l’anteprima mondiale del film, che si tenne proprio a Porretta Terme, il regista e Gian Maria Volontè si recarono negli stabilimenti della DEMM (va tutto maiuscolo), storica industria meccanica della cittadina appenninica, a discutere con gli operai l’alienazione e i meccanismi sociali prodotti dalla catena di montaggio. È proprio la DEMM – che ancora oggi costituisce per il territorio un asset importante per l’economia locale – a realizzare ogni anno il premio, copia di quell’albero di natale donato al regista.
SINOSSI DEL FILM PICCOLO CORPO, di Laura Samani (2021, Italia-Francia-Slovenia, 89’, dialetto friulano e veneto). Con Celeste Cescutti e Ondina Quadri.
Una produzione NEFERTITI FILM con RAI CINEMA, in co-produzione con TOMSA FILMS e VERTIGO. Distribuito da NEFERTITI FILM.
Italia, 1900. La giovane Agata perde sua figlia alla nascita. Secondo la tradizione cattolica, l’anima della bambina è condannata al Limbo. Agata sente parlare di un luogo in montagna, dove i neonati vengono riportati in vita per un solo respiro, per battezzarli e salvare la loro anima. Intraprende il viaggio con il corpicino di sua figlia nascosto in una scatola e incontra Lince, un ragazzo solitario che si offre di aiutarla.
Partono per un’avventura che permetterà ad entrambi di avvicinarsi al miracolo.
