Un elogio a una terra quasi dimenticata: è questo Enez del regista francese EmmanuelPiton in concorso al Festival dei popoli 2022.
La sinossi di Enez
L’Île de Sein è situata a 8 km dalla penisola bretone, nella Francia nord-occidentale. È un luogo sospeso nello spazio del mare e nel tempo della storia degli uomini. Il regista EmmanuelPiton ha le sue radici in quest’isola; i suoi antenati vi hanno vissuto per alcuni decenni prima di tornare sulla terraferma. Quelle presenze antiche, dimenticate eppure ancora presenti come fantasmi, le cerca attraverso la poesia impressionista delle sue immagini, ammaliato a suo modo come un turista, riflessivo come uno scrittore in cerca di espressioni. La terra brulla dell’isola, i suoi paesaggi evocativi, le sue acque poderose, la bruma del primo mattino, la luce smorta del giorno, l’oscurità della sera. (Fonte: Festival dei popoli)
La recensione
Quello che Piton fa in questo mediometraggio è prendere per mano lo spettatore e accompagnarlo a scoprire i segreti e le bellezze di una terra a lui cara. Il risultato è un luogo che sembra quasi un’illusione rispetto a tutto quello che ci circonda. Sicuramente, gran parte di questa suggestione è dovuta al modo di riprendere del regista francese che riesce a cogliere particolari sfumature del luogo. Ma è anche da considerare un vero gioiello quello che riusciamo a vedere sullo schermo.
La macchina da presa che indaga
Curioso il modo di riprendere da parte del regista di Enez. Sembra quasi voler carezzare una terra che lui non ha mai dimenticato e che mai dimenticherà. Una terra alla quale è profondamente legato ed è proprio quel legame a essere protagonista della pellicola.
Un documentario che diventa arte, con una voce ad accompagnare solo in determinate circostanze il movimento della macchina da presa. Non è solo una cartolina di un luogo unico, a tratti magico. Ma è anche un elogio a un modo di riprendere ormai considerato, per certi aspetti, desueto. Un cinema che alcuni grandi maestri del passato hanno fatto loro e che Piton riprende, forse senza nemmeno dargli troppa importanza.