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Peaky Blinders: da bookmakers di Birmingham a un impero criminale

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Peaky Blinders è una delle serie più famose al mondo. Cillian Murphy, nel ruolo di Thomas Shelby, racconta l’ascesa da bookmaker di cavalli a criminale a tutto tondo. Vediamo il perché di un successo enorme.

Peaky Blinders non è stata solo una serie famosissima ma un vero e proprio culto per i suoi tanti appassionati nel mondo. Le storie della famiglia Shelby, in quel di Birmingham, hanno emozionato milioni di spettatori che, con la fine della sesta stagione, si sono ritrovati con tanta amarezza per la fine di un’era. Anche se il suo creatore, Steven Knight, ha promesso un film conclusivo, sono tanti gli orfani di questa famiglia di allibratori, nati con la passione delle scommesse sui cavalli, e diventati poi criminali a tutto tondo, tra politica e industria nascente.

Siti di scommesse in Italia: una passione antica

Come per gli Shelby anche gli italiani hanno iniziato a scommettere proprio con i cavalli. I siti scommesse in Italia sono, ora, diventati una vera e propria macchina varia e super tecnologica ma, in tempi antichi, si usava scommettere sui cavalli in ippodromo o con le prime schedine del Totip, uno dei primi concorsi a premi nel nostro Paese. Il Totip, infatti, con il Totocalcio, è stato il precursore dei siti scommesse italiani, con enorme fatturato e anni di dominio incontrastato del settore. Certo, adesso le cose sono diametralmente

opposte ogni scommettitore che si rispetti ha provato, almeno una volta, l’ebbrezza di poter puntare direttamente con il proprio smartphone o altri device mobili, in totale sicurezza.

Il mondo sta cambiando, il cinema sta cambiando e con esso anche le storie che sono più apprezzate. Gli Shelby sono un vero e proprio spartiacque tra il vecchio e il nuovo. Fotografia incredibile, attori straordinari, ambientazione nei primi Dieci del Novecento ma musiche super moderne. Un contrasto che ha conquistato il cuore di tanti.

Cinema, tv e gioco d’azzardo: un binomio azzeccato

Ci sono tanti film che rappresentano, in maniera chiara, la fascinazione del gioco d’azzardo. Tra gli ultimi Molly’s Game, film con il Premio Oscar Jessica Chastain racconta, in maniera molto approfondita, la passione per il poker di una giovane donna in carriera. Ma non solo: La stangata, 21, Casinò, tutta la saga di Ocean’s Eleven, tanti 007, hanno amato (riamati) il mondo del gioco. E così succede anche per Peaky Blinders, i cui affari partono con le scommesse e continuano, sempre in parte in quel mondo, raccontando di una famiglia, delle sue tradizioni, dei dolori, delle sconfitte, dell’ascesa al potere.

Ovvio che la narrazione cinematografica e televisiva dia risalto ad aspetti illegali, più drammatici o criminali ma quello che ci piace sottolineare è il fascino dell’azzardo nelle vite di tutti noi. Quello che, però, deve trasparire del gioco sui siti legali di scommesse è il lato ludico, cioè quello del divertimento rispetto all’ansia di vincere per forza premi in denaro. Se si imparasse a educare al gioco, senza dover tirare su piccoli campioni o alimentare false speranze, tutto sarebbe molto più semplice, sicuro e tranquillo, così come dovrebbe essere.