Le premesse per un film di grossa caratura ci sono tutte. Non c’è alcun dubbio che quello che troveremo in sala sarà l’ennesimo capolavoro di Martin Scorsese. Killers of the Flower Moon è il titolo, forse provvisorio ma che ha permesso al film di far parlare di sé da ormai parecchi mesi.
‘Killers of the flower moon’ Il film
L’idea del film è venuta a Scorsese leggendo il libro non-fiction Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI di David Grann. L’autore attraverso il saggio indagò sugli omicidi di alcuni membri della popolazione nativo-americana di Osage County in Oklahoma. Del caso se ne occupò una FBI ancora in fase embrionale. Il film racconta proprio di questo primo grande caso che ha affrontato il bureau ovvero la strage degli indiani della tribù Osage.
Queste le parole di Scorsese a proposito della genesi di questo suo nuovo lavoro:
«Quando ho letto il libro di David Grann, ho cominciato subito a vederlo – la gente, le ambientazioni, l’azione – e ho capito che dovevo trasporlo in un film. Sono molto entusiasta di lavorare con Eric Roth e di ritrovare Leo DiCaprio per portare sullo schermo questa storia americana realmente inquietante»
Dell’adattamento se ne è occupato lo sceneggiatore Eric Roth, vincitore dell’Oscar per Forrest Gump nel 1995. Si tratta di un peso massimo della scrittura cinematografica, avendo curato le sceneggiature di film per autori come Michael Mann (Insider e Alì), Steven Spielberg (Munich) e David Fincher (Il curioso caso di Benjamin Button).
A proposito del film Roth dice:
«I personaggi indosseranno completi eleganti perché siamo negli anni ’20. La vicenda si svolge durante il Proibizionismo, ma l’ethos è quello del western. C’è anche il concetto di giustizia del western, per cui era impossibile trovare 12 uomini bianchi che dichiarassero colpevole un uomo bianco che aveva ucciso un nativo americano …ecco, nel film c’è molto questa idea»
Il direttore della fotografia sarà invece Rodrigo Prieto, che ha già lavorato con Scorsese in The Wolf of Wall Street, Vinyl, Silence e The Irishman.
Un cast d’eccezione per un film d’eccezione
Leonardo DiCaprio è stato uno dei primi nomi rivelato del progetto, insieme a Robert De Niro. Questo film rappresenta dunque la settima collaborazione tra Scorsese e DiCaprio e l’undicesima con De Niro. È dunque chiara la volontà di Scorsese di farsi affiancare in questa avventura da due attori che conosce molto bene e con cui sa bene come lavorare per ottenere il loro massimo potenziale.
Inizialmente DiCaprio avrebbe dovuto interpretare Tom White, l’agente dell’FBI incaricato delle indagini, ma poi lo sceneggiatore Roth ha cambiato idea. Jesse Plemons interpreta White, mentre DiCaprio ha il ruolo Ernest Burkhart, il nipote di William Hale, cioè Robert De Niro. Plemons ha recitato, oltre che in serie famosissime come Breaking Bad e Fargo, nell’ultimo film di Jane Campion Il potere del cane interpretando George Burbank, uno dei protagonisti.
Il cast si completa con altri interpreti e personaggi: Tantoo Cardinal presterà il volto a Lizzie Q, madre di Mollie, mentre Cara Jade Myers, JaNae Collins e Jillian Dion saranno le sorelle di quest’ultima. William Belleau interpreterà Henry Roan, proprietario di un ranch che ha legami stretti con i Burkhart, la famiglia al centro della trama. Louis Cancelmi sarà Kelsie Morrison, trafficone locale e amico di Ernest Burkhart. Lily Gladstone sarà Mollie Osage, sposata con Ernest. Jason Isbell presterà il volto a Bill Smith, avversario di Ernest; mentre Sturgill Simpson interpreterà Henry Grammer, famigerato campione di rodeo e contrabbandiere.
L’accordo con Apple per la produzione del film
Inizialmente il budget del film si aggirava sui 160 milioni di dollari, ma i contratti di Scorsese e delle due star Leonardo DiCaprio e Robert De Niro hanno portato il cineasta a chiederne 225. Il capo della Paramount Jim Gianopulos, che non se la sentiva di investire così tanti soldi, consigliò a Scorsese di rivolgersi a qualche piattaforma streaming per avere supporto economico. Netflix era pronta ad accollarsi il progetto con 215 milioni (le due parti avevano già collaborato per The Irishman), ma alla fine Apple l’ha spuntata.
Il film sarà dunque prodotto da Imperative Entertainment, Appian Way Productions, Apple Studios, Sikelia Productions e dallo stesso Scorsese.