Connect with us

Festival dei popoli

‘Big in China’ un ‘estraneo’ nel mondo al Festival dei popoli

Un insieme di video, montati in maniera arguta, per raccontare la Cina, la tecnologia e il mondo

Pubblicato

il

big in china

Tra i lungometraggi in concorso al Festival dei popoli 2021 (qui per il programma) c’è anche Big in China di Dominic Gagnon.

Big in China: la sinossi

Il lungometraggio di Dominic Gagnon racconta la Cina e, parallelamente, anche la realtà contemporanea. Il regista si appropria dei video e delle immagini di Georges, bizzarro francese che vive nel paese orientale, per raccontare la situazione attuale. Attraverso questo escamotage, il regista racconta il nuovo ordine mondiale nell’epoca del digitale e del ruolo, proprio della rete, nella quotidianità (e non solo).

Dominic Gagnon attraverso Georges

Big in China è ufficialmente il lungometraggio di Dominic Gagnon, ma è in realtà un insieme di dichiarazioni di Georges, come suggerisce anche il sottotitolo del film Georges and the vision machines. Quelli che vediamo susseguirsi sullo schermo sono stralci di video che, montati, solo apparentemente, in maniera casuale, descrivono una realtà estranea a tutti coloro che non conoscono e non vivono il paese in questione. Una narrazione molto particolare, a tratti esagerata, che mette in luce aspetti solitamente non trattati, né presi in considerazione.

La quotidianità di Georges in Big in China

Il protagonista del lungometraggio è Georges, ma potrebbe essere chiunque. Filmando ogni istante della propria vita ci fa entrare nella sua e in quella che uno straniero in Cina potrebbe ritrovarsi a vivere. Ma non solo. Ci fa anche riflettere su una situazione ben più grande di questa. E lo fa inizialmente in maniera indiretta, elencando situazioni e problematiche, anche banali che lo riguardano e che apparentemente non interesserebbero a nessun altro. Poi i suoi riferimenti iniziano a essere meno velati e racconta esplicitamente la sua vita, non tanto in quanto straniero, ma in quanto estraneo.

La tecnologia e i follower

Tutta la narrazione di Big in China è possibile perché viene fatto uso degli strumenti di Georges. Georges realizza video. È, anche se in maniera un po’ alternativa, quello che potremmo chiamare youtuber. Grazie a questo, Dominic Gagnon può, come anticipato, fare anche e soprattutto una riflessione sull’uso e sulle implicazioni della tecnologia nella quotidianità. Quello che è lo strumento del protagonista per raccontare e raccontarsi, quello che lo tiene ancorato alle sue radici diventa, poi, un’arma che si ritorce contro il legittimo proprietario.

Noi siamo in guerra

La frase che forse, più di ogni altra, ha il potere di riportare con i piedi per terra un po’ tutti. Il protagonista e lo spettatore.

Il trailer

Leggi anche: Festival dei popoli 2021: intervista al direttore artistico Alessandro Stellino

Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli

Big in China. Georges and the vision machines

  • Anno: 2021
  • Durata: 74'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Canada
  • Regia: Dominic Gagnon