‘Invasion’ la serie di Simon Kinberg e David Weil su Apple TV+

La recensione di una nuova serie fantascientifica disponibile dal 22 ottobre sulla piattaforma di Apple TV+.

Su Apple TV potete vedere la serie Invasion

Invasion, la storia

Una specie aliena si presenta sul pianeta Terra mettendo a serio rischio l’umanità. A raccontare questa invasione sono cinque personaggi in cerca di salvezza e di risposte alla propria vita.

Invasion, la recensione

A Invasion servono tre episodi. Spesso non serve sapere tutto per avere ben chiaro il quadro di un racconto. Storie come queste, per altro, sono molto rischiose. La distopia sotto la lente della fantascienza ha dato la luce a delle produzioni straordinarie, sia al cinema che in televisione. E la lista sarebbe davvero infinta. C’è tuttavia il rischio che questo possa provocare una mancanza di originalità viste le innumerevoli strade percorse dai grandi autori. Quando uno pensa a un’invasione, viene in mente la Guerra dei mondi (anche qui trasposto in ogni salsa), o, riportando le lancette un po’ più avanti, a esperimenti originali come Arrival o come Calls, che usa solamente l’audio per esprimere i fatti che si stanno susseguendo. Invasion sembra essere conscio del contesto in cui si trova, e cerca in qualche modo di distanziarsene, mantenendo un mistero attorno alla minaccia che sta incombendo sulla Terra.

I primi effetti

La scelta è accompagnare lo spettatore nonostante il linguaggio non dia moltissimo tempo per comprendere le cause e gli effetti di questo disastro. Un alieno che colpisce il Pianeta avrebbe come esito il caos più assordante mai visto nella storia di qualunque individuo. Ma la serie in qualche modo ci arriva a piccoli passi, saltando nello spazio tempo da New York all’Iraq, passando per Tokyo. A Simon Kinberg e David Weil non interessa l’alieno, capirne il linguaggio come Amy Adams in Arrival. A loro interessa focalizzarsi sulle figure del presente, da chi si sente in difficoltà sul suo futuro (come lo sceriffo interpretato da Sam Neill) a chi invece si trova a vivere il quotidiano come ha sempre fatto, tra scuola, lavoro, e attesa prima di una missione. Tutto questo subirà un forte scossone, e in un certo senso non sarà solo questa figura ignota a provocarlo.

I personaggi

Invasion offre infatti più sguardi sullo stesso evento, senza però scordarsi del contesto entro cui la storia si svolge. Le figure sin qui mostrate sviluppano una loro sensibilità, e reagiscono con più o meno impulso a questa catastrofe che si sta via via delineando. Lo stesso fenomeno si accentua quando altri problemi si concentrano su di esso, dalle crisi di coppia (il caso del tecnico della JASA Mitsuki Yamato) a quelle familiari che coinvolgono Aneesha Malik (Golshifteh Farahani) e il soldato Trevante Ward (Shamier Anderson). Fino agli episodi di bullismo che colpiscono ripetutamente un ragazzino e che si ripercuotono durante la gita scolastica. Non è mai secondario. E Invasion, se non altro, non lo pone mai sullo sfondo, integrandolo con riprese mozzafiato e scene d’azione che sottolineano questa necessità di sentirsi dentro la scena. Un aspetto che, fino ad ora, Invasion riesce a raggiungere alla perfezione.