HIS HOUSE è un originale Netflix diretto da Remi Weekes, presentato al Sundance Festival 2020.
La videorecensione:
Dopo la presentazione ufficiale all’ultima edizione del Sundance Film Festival, sbarca direttamente nel catalogo di Netflix – come original – His House, horror che riflette su un tema quanto mai sentito e contemporaneo come il dramma dell’immigrazione.
Che piaccia o meno, il dramma vissuto sulla pelle dei rifugiati è un orrore nudo e crudo e troppo reale. L’intuizione del regista Remi Weekes è quella di approcciarlo senza patetismi o un finto paternalismo, ma con un ibrido che scandaglia la tragedia contestualizzandola in una storia soprannaturale. La casa infestata diventa allora una metafora potente sugli stranieri in terra straniera, che devono combattere su due fronti: contro un sistema che fa fatica ad integrarli e insieme contro i fantasmi del loro passato.
Il risultato fa paura in tanti modi, aderendo alle logiche del genere ma spingendo su una riflessione che non è mai sterile esercizio intellettuale. Il tema della haunted housepuò allora essere ribaltato e attualizzato in maniera nuova e originale, declinandolo attraverso una storia di rimorso e senso di colpa che si trasformano in qualcosa di realmente mostruoso, con cui tutti prima o poi siamo costretti a fare i conti, in un modo o in un altro.