MAD PUPPET, terza puntata: “Il mio nome è nessuno”. Fabio Meini (www.caniarrabiati.it) si cimenta con la colonna sonora di un interessante film, prodotto da Sergio Leone e diretto da Tonino Valerii (che il nostro Giovanni Berardi ha intervistato nella rubrica DA UOMO A UOMO), “Il mio nome è Nessuno”, le cui musiche furono realizzate dal maestro Ennio Morricone. Un altro viaggio affascinate, stavolta tra le sonorità tipiche del western all’italiana. Rubrica a cura di Fabio Meini.
1. Il mio nome è Nessuno
2. Buona fortuna Jack
3. Mucchio selvaggio
4. Se sei qualcuno è colpa mia
5. Con i migliori auguri
6. Uno strano barbiere
7. Più delle valchirie
8. Una insolita attesa
9. Balletto degli specchi
10. La favola dell’uccellino
Il mio nome è Nessuno è un western del 1973 prodotto da Sergio Leone e diretto da Tonino Valerii. Il film racconta la storia di un ragazzo qualunque (Nessuno/Terence Hill) che incontra il suo idolo, il pistolero Jack Beauregard (Henry Fonda), che vuole ritirarsi a vita privata. Il giovane non vuole che il suo mito termini la carriera nell’anonimato e lo spinge a compiere un’ultima impresa impossibile: affrontare da solo il “mucchio selvaggio”. Il contrasto fra la vitalità, la sbruffonaggine, l’animo grottesco di Nessuno e il vecchio e selvaggio west di Beauregard è sia la chiave del film che delle musiche di Ennio Morricone. Il maestro crea un tema per ciascuno dei due personaggi principali. Il mio nome è Nessuno è il brano legato al ruolo interpretato da Terence Hill, ed è un pezzo grottesco e allegro con il tema realizzato dal flauto di Marianne Gazzani Eckstein col supporto dei Cantori Moderni di Alessandroni.
Due variazioni del tema di Nessuno sono l’ancor più grottesca Balletto degli specchi e la malinconica La favola dell’uccellino che ne è una variante più lenta. Mentre questi due brani sono ancora legati a Nessuno, un’altra variazione del tema, Con i migliori auguri, apparentemente non lo è. Tale brano, infatti, caratterizzato da un introduzione di tromba suonata da Gino Agostinelli, lo sentiamo nel film durante lo svolgersi dello scontro a fuoco fra Beauregard e il Mucchio selvaggio, ma è proprio ciò a rimarcare il successo dell’impresa di Nessuno. Nel film ci sono altri brani ironici non inseriti nel disco, che si sentono nelle scene dove è protagonista Nessuno alle prese con una specie di giostra del Saracino: uno è un brano circense, l’altro è una breve canzoncina cantata dal coro di Alessandroni, ispirata dalla tradizionale filastrocca “Oh che bel castello” che in questo caso diventa “Oh che bel pupazzo”. Un altro brano ironico, anche questo inedito, lo sentiamo nel saloon durante la sfida coi bicchieri.
Il tema di Jack Beauregard è invece Buona fortuna Jack, un brano malinconico e nostalgico con il Coro di Alessandroni e la voce solista di Edda Dell’Orso. Gli altri brani della colonna sonora sono tutti temi western: Se sei qualcuno è colpa mia è un brano teso, caratterizzato dalla meravigliosa chitarra classica di Bruno Battisti D’Amario e la 12 corde elettrica di Silvano Chimenti. Questo brano si apre col ticchettio di una sveglia, chiaro omaggio al carillon di Per qualche dollaro in più e accompagna i due ‘faccia a faccia’ fra Nessuno e Beauregard. Lo stesso ticchettio si sente all’inizio del brano Uno strano barbiere che apre e chiude in pratica il film. Un brano di tensione che sottolinea le due scene nella bottega del barbiere con protagonisti Beauregard, in apertura, e Nessuno, in chiusura del film, a testimoniare il passaggio di consegne fra la vecchia e la nuova generazione. Una insolita attesa è un altra traccia sperimentale e di tensione.
Manca un brano fondamentale che ho lasciato per ultimo, Mucchio selvaggio di cui Più delle Valchirie ne è una semplice variazione. Mucchio selvaggio è il tema del terzo protagonista del film, appunto il branco dei 150 pistoleri che Beauregard affronterà spinto da Nessuno. Probabilmente il brano più bello del disco, è una bellissima cavalcata western realizzata da Morricone, fondendo e ri-arrangiando due brani preesistenti: uno è palesemente La cavalcata delle Valchirie di Wagner, l’altro è un brano dello stesso Morricone, composto per il film La cuccagna di Salce. Di questo vecchio brano del 1962 ne furono fatte due versioni, una strumentale, ed una cantata da Luigi Tenco, intitolata Quello che conta (ascolta), che è una delle più grosse rarità discografiche del compianto cantautore. Nel ri-arrangiamento in chiave western Morricone ha sostituito la chitarra che eseguiva il tema con il mitico fischio di Alessandro Alessandroni, il flauto e il coro dei Cantori Moderni.
Per i collezionisti, il disco italiano originale de Il mio nome è Nessuno (General Music DZSLGE 55497) non è particolarmente raro e contiene i 10 brani qui descritti. La versione più estesa in cd contiene 23 brani, dove i 13 brani in più sono tutte variazioni di quelli già presenti nel long playing. Gli altri musicisti che hanno partecipato a questa colonna sonora sono Franco Cosacchi alla voce, Giorgio Carnini al moog, Franco Di Lelio all’armonica, Wolmer Beltrami alla fisarmonica, Arnaldo Graziosi al pianoforte e Vincenzo Restuccia alla batteria.
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