XVIII EDIZIONE FCP_ FESTIVAL DEL CINEMA DI PORRETTA TERME
7-14 DICEMBRE 2019
A “Il Traditore” di Marco Bellocchio
il premio della prima edizione del Premio Elio Petri.
La consegna sabato 14 dicembre al Cinema Kursaal di Porretta Terme
La prima edizione del Premio Elio Petri va al film di Marco Bellocchio Il Traditore. La giuria presieduta da Walter Veltroni e composta da Giuliano Montaldo, Steve Della Casa, David Grieco, Giacomo Manzoli, Alfredo Rossi e Paola Pegoraro Petri ha deciso di premiare il film di Marco Bellocchio con la seguente motivazione:
Il Traditore racconta un fatto storico con passione e con rigore senza però cadere nella trappola del realismo da trasmissione televisiva. In questo, segue la grande lezione di Elio Petri, un autore che sapeva unire tensione culturale e ottica con uno sguardo mai banale e mai schiacciato sul realismo.
A ritirare il premio è attesa a Porretta, Ludovica Rampoldi tra gli sceneggiatori del film.
IL PREMIO ELIO PETRI
Il premio è nato per omaggiare il maestro Elio Petri in occasione dei 90 anni dalla nascita,
in considerazione del rapporto speciale che ha legato il regista alla Mostra del Cinema Libero di Porretta Terme, dove nel 1971 insieme a Gian Maria Volonté presentò in anteprima mondiale La classe operaia va in paradiso, poi premiato con la Palma d’oro a Cannes.
Il Premio Nazionale Elio Petri, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma è stato concepito dall’Associazione Porretta Cinema non solo al fine di una necessaria e doverosa commemorazione all’opera di Elio Petri, con l’intento di promuovere la valorizzazione e la conservazione del suo patrimonio cinematografico ed audiovisivo, ma anche per riconoscere e premiare un’opera contemporanea in cui sia evidente, ma non necessariamente esplicito, il lascito della sua eredità autoriale, con tematiche di denuncia sociale e politica in linea con il suo cinema, oltreché un originale uso del linguaggio cinematografico.
“Sono felice che in questa prima edizione il Premio Petri vada a ” Il Traditore” di Marco Bellocchio, con cui il nostro territorio e il Festival hanno un rapporto speciale – afferma Luca Elmi, direttore del Festival del Cinema di Porretta Terme – Nell’autunno dell’83, Bellocchio girò il suo Enrico IV alla Rocchetta Mattei, un castello da fiaba a pochi chilometri da Porretta Terme; e proprio Marco Bellocchio tenne a battesimo la prima edizione del nostro Festival diciotto anni fa. Si tratta quindi di una fortunata coincidenza che lega nuovamente FCP a uno dei più grandi autori del nostro cinema. (…) Il premio Elio Petri – Prosegue Luca Elmi – è l’occasione per riproporre il lascito culturale di uno dei più originali autori del panorama cinematografico nazionale, ma anche di un amico della Mostra del Cinema Libero di Porretta, da cui il nostro Festival ha origine. Per Porretta Cinema istituire un premio al cinema di impegno civile dedicato a Petri è un gesto di riconoscenza, ma anche un manifesto.”
Le altre opere in selezione con “Il traditore” di Marco Bellocchio, vincitore della prima edizione del premio, erano: Claudio Bonivento, “A mano disarmata”; Fratelli D’Innocenzo, “La terra dell’abbastanza”; Claudio Giovannesi, “La paranza dei bambini”; Andrea Zaccariello, “Non sono un assassino”;
Valerio Mastandrea, “Ride”.
IL PREMIO MATERIALE
Il premio materiale, creato appositamente per l’occasione è un omaggio allo storico episodio in cui Elio Petri e Gian Maria Volonté, a Porretta per l’anteprima di La classe operaia va in paradiso, dopo la contestazione da parte del pubblico alla prima del film, lasciarono il cinema per parteciparono a un dibattito organizzato dagli operai della DEMM di Porretta, storica fabbrica che ancora oggi costituisce per il territorio un asset importante per l’economia locale.
IL PREMIATO: “IL TRADITORE“
un film di MARCO BELLOCCHIO
con Pierfrancesco Favino, Maria Fernanda Cândido, Fabrizio Ferracane, Fausto Russo Alesi, Luigi Lo Cascio
una coproduzione Italia-Francia-Germania-Brasile
prodotto da BEPPE CASCHETTO
una produzione IBC MOVIE, KAVAC FILM con RAI CINEMA
Distribuzione 01 Distribution
Durata 148 minuti
SINOSSI
All’inizio degli anni 80 è guerra tra le vecchie famiglie della mafia, Totò Riina e i Corleonesi. In palio c’è il controllo sul traffico di droga. Alla festa di riconciliazione delle ‘famiglie’ Tommaso Buscetta sente il pericolo. Decide di emigrare in Brasile per seguire i suoi traffici e allontanarsi dai Corleonesi che si accaniranno su due dei suoi figli e il fratello rimasti in Sicilia, e lui stesso è braccato anche in Brasile. Ma prima della mafia è la polizia brasiliana ad arrestarlo. Ora ci sarà l’estradizione e la morte sicura in Italia. Ma il giudice Giovanni Falcone gli offre un’alternativa: collaborare con la giustizia. Per il codice d’onore della mafia equivale a tradire. Grazie alle sue rivelazioni viene istruito il Maxi-Processo con 475 imputati. Le sentenze decimano la mafia, ma Totò Riina è ancora latitante. La risposta è l’attentato a Falcone e alla sua scorta. Buscetta decide di fare nomi eccellenti della politica, è il testimone in numerosi processi e diventa sempre più popolare. Riina viene finalmente arrestato. Il processo contro Andreotti invece è inficiato da una campagna mediatica contro di lui, fotografato durante una crociera in nave. La sua credibilità ne risente. Buscetta lascia l’Italia. Lo ritroviamo a Miami, malato e sempre in allerta, in attesa della rappresaglia mafiosa. Ma la morte per malattia lo raggiunge prima della vendetta di Cosa Nostra.