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I bambini protagonisti della retrospettiva della 4ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival

Certi bambini. L’altra infanzia delle periferie è il titolo della retrospettiva pomeridiana che arricchirà il programma della 4ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival, curata da Giacomo Ravesi e realizzata grazie alla collaborazione dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, della Cineteca di Bologna, delle Teche RAI e dell’IRTEM – Istituto di Ricerca per il Teatro Musicale.

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Certi bambini. L’altra infanzia delle periferie è il titolo della retrospettiva pomeridiana che arricchirà il programma della 4ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival, curata da Giacomo Ravesi e realizzata grazie alla collaborazione dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, della Cineteca di Bologna, delle Teche RAI e dell’IRTEM – Istituto di Ricerca per il Teatro Musicale.

La retrospettiva vuole attraversare la storia delle periferie italiane dal dopoguerra agli anni ’70 seguendo le illusioni, le paure ed i sogni dei suoi “abitanti” più piccoli: i bambini. Concentrandosi sulle forme della non fiction documentaria (dal cortometraggio all’inchiesta televisiva), la retrospettiva vuole offrire un’occasione di riflessione per riconsiderare una delle tematiche classiche del cinema italiano del secondo dopoguerra (dal neorealismo al cinema d’autore) e allo stesso tempo riscoprire con nuovi occhi un “passato che ormai non c’è più”, ma che è ancora portatore di insegnamenti sui “grandi” di oggi e di domani.

«Ho deciso di legare assieme la tematica dell’infanzia con quella delle periferie, – spiega il coordinatore artistico del Festival Giacomo Ravesi –  perché, se pur entrambi rappresentano una mitologia classica del cinema italiano della ricostruzione e degli anni ’60, difficilmente questi due elementi sono stati analizzati nella loro sinergia iconografica ed espressiva. La periferia e l’infanzia sono, infatti, entrambi emblemi di una condizione umana e sociale che vive al margine, nella spensieratezza e nella trepidazione di un domani tutto da costruire».

Appuntamento speciale della retrospettiva domenica 14 novembre alle ore 15 con la proiezione della versione restaurata del film Diario di un maestro di Vittorio De Seta. A seguire è previsto un incontro con i registi Paolo Isaja e Maria Pia Melandri autori del film dedicato al grande maestro del documentario italiano Tre passi con Vittorio De Seta.

Il Festival, diretto da Luca Ricciardi con il coordinamento artistico di Giacomo Ravesi, è realizzato grazie al contributo della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura, Arte e Sport, al patrocinio del Municipio Roma 6 e al sostegno della Roma Lazio Film Commission e dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ed è ideato e prodotto dal Circolo Gianni Rodari Onlus in collaborazione con l’Associazione LABnovecento.

Il programma della retrospettiva:

Giovedì 11 novembre ore 15

Chi è Dio (1945) di Mario Soldati

Bambini (1951) di Francesco Maselli

Zona pericolosa (1952) di Francesco Maselli

Bambini al cinema (1957) di Francesco Maselli

Bambini (1958) di Raffaele Andreassi

Non basta solo l’alfabeto (1959) di Michele Gandin

La briglia sul collo (1971) di Cecilia Mangini

Introduce Stefania Parigi – docente di Storia del Cinema Italiano presso l’Università degli Studi RomaTre

– Venerdì 12 novembre ore 15

Bambini in città (1946) di Luigi Comencini

I bambini e noi. La fatica (1970) di Luigi Comencini

Introduce Adriano Aprà – storico e critico cinematografico

Domenica 14 novembre

Diario di un maestro (1975) di Vittorio De Seta

A seguire incontro con i registi Paolo Isaja e Maria Pia Melandri

Per informazioni:
Visioni Fuori Raccordo Film Festival

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