Il Cisterna Film Festival è giunto alla sua quinta edizione. Quali sono state le novità rispetto alle edizioni precedenti?
Già da due anni dedichiamo il Festival a un singolo Paese. Quest’anno, invece, abbiamo deciso di porre il focus su un intero continente: l’Asia. Poi, abbiamo riconfermato gli appuntamenti delle edizioni precedenti: una mostra fotografica, ispirata all’Asia, a cura di Simone Olivieri; la sezione sperimentale; la presentazione di un libro, a cura di Emanuele Rauco. E poi abbiamo, senza dubbio, puntato come sempre sulla qualità dei cortometraggi.
Durante il Festival si è svolto un Workshop di cinema gratuito, rivolto agli under 18. In cosa consisteva?
Tra le sezioni collaterali, noi abbiamo preso un impegno coi ragazzi. Esiste una sezione chiamata Next Generation, che include i cortometraggi che vengono proiettati prima del Festival, in una delle scuole di Cisterna. I ragazzi guardano i cortometraggi e infine votano il loro favorito. Quest’anno, ha vinto un corto spagnolo intitolato El niño que quería volar di Jorge Muriel. Siamo riusciti ad invitare una delle attrici protagonisti , che insegna anche recitazione. Ne abbiamo approfittato pertanto sia per consegnare il premio, sia per coinvolgerla all’interno del Workshop. Sonia de la Antonia è venuta a Cisterna e ha tenuto una lezione di 3 ore, dedicata a ragazzi con età al di sotto dei 18 anni.
Quali sono stati i protagonisti di questa edizione del Cisterna Film Festival?
Sicuramenrte i cortometraggi. A Cisterna non abbiamo un cinema e, quindi, gli spettatori sono molto affezionati a queste serate estive. I protagonisti sono stati inoltre: Sonia de la Antonia, come attrice e in veste di insegnante; Michele Fofi, il direttore artistico del Civitanova Film Festival con cui abbiamo una partnership; i registi, gli attori e i distributori dei cortometraggi in concorso. L’ultima sera, quella del 21 luglio, vedrà la presenza della giuria che, dopo aver visionato i 17 corti in concorso, attribuirà i premi ai vincitori.
Quali sono i nuovi obiettivi che si prefigge il Cisterna Film Festival?
L’obiettivo è quello di crescere. Stiamo crescendo come numero di spettatori, ma anche per quanto riguarda la qualità. Vorremmo inoltre aumentare gli spazi. Abbiamo ospitato corti che hanno vinto Oscar, la Palma d’oro a Cannes, che son stati a Venezia. Ègià una grande soddisfazione.
Sabato 20 luglio il critico cinematografico della Mostra del Cinema di Venezia, Emanuele Rauco, ha presentato il suo libro Beautiful Freak – Le Fiabe Nere di Guillermo Del Toro. È un omaggio da parte del Festival alla ricerca espressiva del grande regista messicano?
È un libro molto interessante. Chiarifica molto bene alcune chiavi di lettura del cinema di Guillermo del Toro. Ripercorre il suo cinema, la sua poetica, le tematiche principale affrontate e per ogni film riesce a scavare a fondo. E’ ottimo sia per chi è appassionato del regista messicano, sia per chi ha visto solo alcuni suoi film e si approccia al suo cinema.