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Romolo+Giuly – la guerra mondiale italiana: Roma Nord e Roma Sud il moderno palcoscenico dell’opera shakespeariana

In quanti modi si può declinare una storia? Quante versioni, quante distorsioni possono esistere di una stessa linea narrativa?  Shakespeare offre di certo una varietà impressionante di storie e caratteri: ed ecco che la serialità italiana ritorna a considerare una delle storie d’amore più famose del mondo, e coniuga la tragedia di Romeo e Giulietta con il gusto surreale tutto postmoderno di alcuni autori, mescolando con quel pizzico di attualità eterna che è la guerra tra Nord e Sud.

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Trasportata questa volta all’interno di una sola città, ovvero Roma: Roma Nord e Roma Sud diventano quindi il palcoscenico per l’amore osteggiato dei rampolli delle due famiglie di spicco dei quartieri della capitale. Incatenata quindi la storia ad una realtà di forte impatto, spaccata dalla spinta centrifuga verso Napoli da una parte, Milano dall’altra, Romolo + Giuly sembrava sulla carta un progetto interessante che poteva riprendere le fila di un discorso interessante come poteva essere la riflessione semiseria e drammatica insieme che Boris faceva sulla tv e sulla contemporaneità: peccato che invece si ritrovi lei stessa legata dalle spinte delle sue aspirazioni, schiacciata dal peso delle altissime aspettative, costretta ad essere forzatamente quello che invece non è.

romolo+giuly

Partendo proprio dai personaggi: macchiette che seguono la sagoma della caratterizzazione dell’italianità più spinta e sovraccarica, mentre tutti (dalla Andreozzi a Cerlino, da Mastrota a Panariello a Ciavarro, fino ai protagonisti) non riescono ad uscire dalle intenzioni restando personaggi di carta. Coloratissimi, spinti al massimo, sembrano la caricatura della caricatura: e se strappano la risata, non appena evapora non resta nessun tipo di retrogusto. Perché se le mire di Romolo+Giuly erano quelle di riflettere e far riflettere attraverso il sorriso, sono miseramente fallite, l’amalgama di toni e sottotesti è praticamente inesistente.

Se alcuni picchi di grottesco sono altissimi e riusciti, è proprio il mood generale ad essere scomposto e fuori fuoco: le soluzioni narrative forzate, la ricerca affannosa ad affannata della risata dolceamara, stridono con quel tono leggero richiesto dalla messa in scena, e mostrano una tensione poco ispirata che purtroppo vanifica alcune splendide intuizioni (tutto l’adattamento della struttura scespiriana è perfetto). Alla fine è solo un divertissement sboccato e ridanciano, non riuscendo in pratica mai a diventare un organismo più strutturato ed omogeneo.

di GianLorenzo Franzì

  • Anno: 2018
  • Durata: 8 episodi
  • Distribuzione: Fox Italia
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Michele Bertini Malgarini
  • Data di uscita: 17-September-2018
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