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‘È arrivata mia figlia!’ briosa commedia per capire il Brasile

Una pellicola su un confronto generazionale, tra madre e figlia, e sullo sfondo le problematiche etniche e del Brasile

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Giunge nelle sale È arrivata mia figlia! (Que horas ela volta?, 2015) di Anna Muylaert. Pellicola che ha già ottenuto elogi al Sundance Film festival (Premio World Cinema Dramatic Especial Jury alle due protagoniste) e alla 65ª edizione della berlinale (Premio Panorama e Premio CICCAE).

È una spigliata commedia brasiliana con un funzionale fondo politico/sociale, sorretta da una sceneggiatura senza sbavature, e una regia che gestisce il ritmo moderando lo stesso. A questi due fattori registici, si aggiungono le interpretazioni delle protagoniste, su cui spicca la star Regina Casé.

È arrivata mia figlia!, la trama

Dopo aver affidato la figlia Jessica (Camila Márdila) alle cure e all’educazione dei nonni, Val (Regina Casé) trova un impiego a San Paolo presso la ricca famiglia Bragança (Karine Teles e Lourenço Mutarelli). Deve accudire il piccolo Fabinho (Andrey Lima Lopes).

Divenuto adulto Fabinho (Michel Joelsas), Val è rimasta nella villa, svolgendo il lavoro di governante. Ormai anch’essa adulta, Jessica si muove verso San Paolo per l’esame d’ingresso all’università. Ospitata nella villa, vede in che situazione di “agiatezza” e al contempo “privazione” vive la madre.

Durante il periodo in cui alloggia con la madre, porterà scompiglio nella famiglia Bragança, ma farà vedere a Val quali sono le giuste esigenze e i propri diritti.

Val e Jessica camminano, confrontandosi a vicenda

Jessica: personificazione del nuovo Brasile

Due anni fa, nel 2013, il rincaro dei biglietti dei mezzi pubblici, deciso dal governo presieduto da Dilma Rousseff, spinse una folla inferocita e stanca a inondare le strade e protestare. Vem pra rua era il motto gridato dalla gente. Un’esortazione per (ri)conquistare le strade, il diritto di affermare il proprio dissenso e non accettare le solite inique decisioni decise dall’alto.

Dopotutto, era ingiusto che per finanziare – ma sarebbe meglio dire foraggiare – il Mondiale e le successive Olimpiadi doveva essere il popolo a pagare. In questa immensa fronda di manifestanti c’era sia il ceto proletario e sia gente di classe media. Quello che scintillava in questa improvvisa e dirompente rivoluzione, però, era che la maggior parte dei partecipanti erano giovani, di quella generazione nata post dittatura.

Una generazione che era cresciuta proprio mentre il Brasile si lasciava alle spalle il fosco e si apprestava a trasformarsi in una potenza mondiale con venature democratiche.

Questa giovane ondata aveva avuto anche la fortuna di crescere ed educarsi attraverso il proliferare della tecnologia e internet, territorio in cui la massa d’informazioni si propaga più speditamente.

In questa rivolta notori sono i midia ninja, giovani reporter che filmavano, commentavano e trasmettevano la rivoluzione al momento, senza incorrere nei filtri censori dei grandi medium.

In questo quadro nuovo e combattivo s’inserisce il personaggio di Jessica, giovane ragazza proveniente dalle favelas che, con i suoi modi nuovi (strafottenti?) getta scompiglio – inteso come sinonimo a latere di rivoluzione – in una casa della ricca borghesia brasiliana.

Jessica è sveglia, sa quello che vuole. Anela un futuro migliore per lei e per il Brasile. La fisionomia caratteriale di questo personaggio, come si legge nelle dichiarazioni della regista e sceneggiatrice Anna Muylaert, nasce proprio da queste ultime scosse sociali, e serve per rappresentare meglio la perentoria suddivisione di classi sociali che ancora vige in Brasile.

Jessica, esponente dei giovani brasiliani che vogliono un Brasile nuovo

È arrivata mia figlia!: il necessario scossone per un nuovo inizio

Questa protagonista è il personaggio improvviso e deflagrante che mostra le crepe di quella solida e stolida realtà paulista. Jessica è “irruenta” come la repentina e forte pioggia che si abbatte sulla città. Però, serve come elemento d’incontro/scontro con la madre Val, che è la vera protagonista di È arrivata mia figlia!

Val è una donna di mezza età che rappresenta quella classe povera che persegue, senza porsi domande, le regole prestabilite. Il “democratico” sfruttamento dei suoi padroni è accettato come un dogma, a cui non bisogna dar contro. La sua ridotta stanza, da lei considerata una reggia concessagli dai padroni, è una “masserizia” consumistica piena di oggetti che rappresentano una supposta conquista sociale.

La villa in cui presta servizio Val è il perfetto ritratto del ceto ricco odierno del Brasile: un paese ancora immobile e classificatore, dove ci sono strascichi di vecchie scale classiste.

La classe sociale esposta dalla Muylaert galleggia su vecchie regole che lentamente si stanno sgretolando, e la villa e le relative relazioni interpersonali tra Val e sui datori di lavoro ricalcano anacronisticamente gli antichi rapporti che imperavano nelle fazendas.

Zona di confine tra il ceto basso e il ceto alto è la cucina. Un territorio in cui le due classi possono incontrasi ma anche scontrarsi; zona limite in cui anche il frigorifero è diviso. Ma questa ironica analisi di differenza sociale attuata dalla Muylaert si ritrova anche nella differenza di carnagione tra i vari personaggi.

Val è di pelle meticcia, che conferma la sua origine indigena. I suoi padroni, Carlos e Barbara hanno la pelle chiara, colore che rimembra la lontanissima pigmentazione europea dei conquistadores. Jessica, invece, seppure figlia di Val, quindi di origini umili, ha una cute chiara, e ciò rappresenta sia la mescolanza di razze che c’è in Brasile, sia il sintomo di un imminente avanzamento sociale del ceto povero.

Jessica e Val possono ricominciare una loro propria vita

La commedia come genere adatto per raccontare il presente del Brasile

Per descrivere questo quadro sociale la Muylaert ha optato per la commedia, in particolare la pochade. In È arrivata mia figlia! le relazioni tra i personaggi, il ritmo della narrazione, e finanche un leggero sospiro erotico (Jessica suscita l’interesse di Carlos, e mal celate rivalità a Barbara), ha i tempi e gli espedienti di suddetto genere.

Ma oltre a tratteggiare questa realtà, la Muylaert porta avanti anche un tema parallelo, più intimista, cioè quella della incomunicabilità e/o mancanza di affettività tra madre e prole. La figura della madre/tata è molto presente nella società brasiliana, anche negli strati più poveri.

I ricchi assumono badanti a tempo pieno per occuparsi dei loro figli, e queste badanti, sovente provenienti dalle favelas, lasciano i figli a crescere presso parenti o amici.

In questo grottesco “circolo vizioso” educativo/affettivo s’inscrive la figura di Val. Lei ha dedicato più tempo – e amore – a Fabinho che a sua figlia Jessica. E ugualmente ha fatto Barbara, la madre di Fabinho, che ha delegato a Val il ruolo di genitore.

Però, mentre Jessica e la madre riescono a ricongiungersi, anche per merito di una – tardiva –presa di coscienza sociale da parte di Val, il rapporto tra Fabinho e la madre – e il padre – continuerà su quelle stupide, gelide e apparenti prassi che regolano e reggono la ricca borghesia.

È arrivata mia figlia! è una di quelle rare commedie in cui l’acuta scrittura e la raffinata messa in scena funzionano a dovere. In cui l’attenta descrizione sociale è ben mescolata con il frizzante ritmo della commedia.

Merito è anche della giunonica e spumeggiante attrice Regina Casé. Attraverso frizzi verbali e gestuali diverte, ma riesce anche ad essere intensa nei momenti di riflessione.

Purtroppo la distribuzione italiana ha tradotto malamente il titolo, puntando solamente sull’aspetto della commedia. Il titolo originale (Que horas ela volta?) conteneva nel termine “volta”, che ha un doppio significato. Di ritorno e rivoluzione, in riferimento a Val come “ritorno” al suo ruolo di madre, e come acquisizione del proprio cambiamento sociale.

Locandina italiana del film

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È arrivata mia figlia!

  • Anno: 2015
  • Durata: 114'
  • Distribuzione: Bim Distribuzione
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Brasile
  • Regia: Anna Muylaert
  • Data di uscita: 04-June-2015