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‘Top 10 must su AppleTV+’: perché abbonarsi ha senso?

La piattaforma raccoglie produzioni che sorprendono per stile e profondità: dalle tensioni mentali alle biografie d’autore, passando per commedie caustiche, adrenalina sportiva e segreti di provincia.

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Diciamocelo, quando si pensa alle piattaforme streaming, Apple TV+ non è sempre la prima scelta. Ma la sua peculiarità è che non cerca di conquistarvi con la quantità, bensì punta tutto sulla qualità. Non possiamo che ricrederci e affermare: “Ma allora ci sono davvero delle chicche interessanti”.

Quindi, poiché non intendiamo custodire questi gioielli solo per noi, abbiamo raccolto 10 titoli che, da soli, valgono la visione.

Mr. Scorsese: dentro la mente del maestro

Martin Scorsese, l’uomo la cui vita ha ispirato generazioni di cineasti.

La docu‑serie Mr. Scorsese, di Rebecca Millerci lascia immergere in questo universo: dai suoi primi passi come studente a New York fino ai grandi film che hanno segnato la storia del cinema. Per i cinefili e gli appassionati, è un’occasione per cogliere dettagli, metodi e intuizioni che rendono ogni sua opera unica.

Attraverso interviste, filmati d’archivio e riflessioni personali, la serie offre uno sguardo intimo sul suo genio creativo, rivelando non solo il regista, ma anche l’uomo dietro le immagini iconiche che tutti conosciamo.

Black Bird: oltre il limite della mente

Ray Liotta in “Black Bird”, ora disponibile su Apple TV+.

Non tutti sono pronti a navigare negli abissi della mente umana, ma Black Birddi Dennis Lehane, sicuramente non lascia indifferenti.

Basata su fatti reali, racconta la storia di un prigioniero che deve infiltrarsi nella vita di un pericoloso serial killer. Intensa, cupa e, sì, molto adulta. Affronta temi forti come la violenza e l’abuso, ma lo fa con grande sensibilità, evitando scene gratuite.

Il protagonista si trova a dover navigare in un ambiente claustrofobico e minaccioso trascinandoci in un vortice di ansia e curiosità.

In più, ogni piano sequenza contribuisce a creare un’atmosfera di tensione palpabile da rendere la visione intensa. Uno di quei racconti rari che restano nella memoria come un’impronta indelebile.

The Studio: il caos creativo di Hollywood

Zac Efron in “The Studio”.

Chi si nutre del caos creativo di Hollywood riconoscerà in The Studio una satira grottesca sulla creazione dei film, che diventa fin dai primi minuti un’esperienza imperdibile.

Diretta da Evan Goldberg e James Weaver, la serie riesce a mettere a nudo contraddizioni, ambizioni e follie del grande schermo che la consacrano non solo come una comedy, ma come un pezzo di must-watch televisivo.

La vicenda segue Matt Remick (Seth Rogen), un uomo ossessionato dal cinema catapultato a capo dei fatiscenti Continental Studios, dove ogni giornata è un equilibrio precario tra decisioni aziendali discutibili, artisti egocentrici e l’eterna ricerca di quel film perfetto che possa (forse) riscattare la reputazione della casa.

Ogni episodio è spesso costruito con piani sequenza lunghi e fluidi che vi faranno sentire davvero come se foste dentro lo studio, testimoniandone ogni caos e ogni folle genio creativo. Una punta di stile cinematografico inaspettato… ma pronto a sedurre scena dopo scena.

F1: The Movie, il brivido della competizione

Da poco su AppleTV+, F1:The Movie di Joseph Kosinskitrasforma l’adrenalina pura della pista in cinema popolare. Ideale e dinamico, sopratutto per gli appassionati di sport e i curiosi che vogliono farsi trasportare dall’azione.

Sonny Hayes (Brad Pitt), un veterano che torna dove tutto ruggisce e odora di benzina, prova a dimostrare che certe glorie non sono solo ricordi da fotografie in bianco e nero. Il film si muove come una lunga curva a 300 km/h, tiene lo spettatore in apnea e, senza svelare troppo, regala sequenze che sanno di vera pista e di mito personale.

Ciò che colpisce di più? Il realismo. L’opera convince quando mostra i dettagli creando quel mix di verosimiglianza e spettacolo.

Presumed Innocent: mistero tra legge e tradimento

Elizabeth Marvel e Ruth Negga in “Presunto innocente”, ora disponibile su Apple TV

Ideata da David E. Kelley e con Jake Gyllenhaal nei panni del procacciatore di guai Rusty Sabich, Presumed Innocent conduce chi guarda, dentro un intrigo di omicidio, tradimento e reputazioni che si sgretolano davanti ai vostri occhi.

Rusty, da uomo di legge rispettato, si trova improvvisamente dalla parte sbagliata dell’aula quando viene sospettato di aver ucciso una collega con cui aveva una relazione segreta, sì, proprio quel tipo di pasticcio emotivo e professionale che fa venire il mal di testa solo a guardarlo.

Con un ritmo calibrato, che mescola mistero legale e dramma familiare. La serie intriga senza svelare troppo, al punto da spingervi nel sospettare di chiunque.

Your Friends & Neighbors: lusso, desiderio e inganni

Jon Hamm in “Your Friends and Neighbors”.

Your Friends & Neighbors (Jonathan Tropper) è un mondo dove lusso e desiderio si intrecciano. Una sorta di Beverly Hills in periferia, nascosta dietro facciate impeccabili.

Andrew “Coop” Cooper, un ex gestore di hedge fund recentemente divorziato e disoccupato, si trova costretto a rubare nelle case dei vicini benestanti per mantenere il suo stile di vita e, allo stesso tempo, scoprire ciò che prima gli era precluso.

La serie osserva con occhio critico le “problematiche dei ricchi” senza indulgere nel moralismo, alternando momenti di commedia nera a riflessioni più profonde sul desiderio, la vendetta e la condizione umana.

Jon Hamm e il cast riescono a trasmettere ogni sfumatura del protagonista, dalla frustrazione alla carica ironica, portandovi in un universo in cui il confine tra giusto e sbagliato è labile, e dove il fascino del lusso convive con la consapevolezza amara della sua impermanenza.

Dark Matter: memorie perdute e realtà distorte

Joel Edgerton, Jennifer Connelly e Oakes Fegley in “Dark Matter”.

Se piacciono le trame intricate, dove l’atmosfera pesa quanto i personaggi (come accade in Dark) o se si apprezza quella capacità, tipica di Black Mirror, di ribaltare un’idea semplice in qualcosa che rimane sotto pelle, allora Apple TV+ ci mette a disposizione Dark Matter, diretta da Jakob Verbruggen.

La serie parte in sordina, ci prende lentamente per il colletto e, quando ce ne accorgiamo, è già diventata una di quelle visioni che ci portiamo dietro per giorni.

Segue un gruppo di personaggi che si risvegliano senza memoria e devono confrontarsi con realtà che sfidano percezioni e identità. In questo contesto, Joel Edgerton porta un’intensità sorprendente oscillando tra tensione, determinazione e momenti di introspezione.

Non punta sull’effetto facile, ma lavora sul peso emotivo delle decisioni che cambiano una vita, su quel momento in cui la normalità si incrina appena, quel tanto che basta per farci percepire che c’è qualcosa che non torna.

Un thriller esistenziale che cresce episodio dopo episodio, costruendo tensione con una calma chirurgica. Vi farà sentire panico, nostalgia e quella fame di ritrovare il proprio posto nel mondo, anche quando il mondo non è più davvero “vostro”.

Afterparty: un delitto, dieci visioni

Zoë Chao in “Afterparty”.

Cosa accadrebbe se la notte più folle della vostra vita fosse vista da dieci occhi diversi?

Afterparty di Christopher Miller, ci offre l’assaggio di questa esperienza. Una festa normale che all’improvviso diventa un caleidoscopio impazzito.

La premessa è semplice: un omicidio durante un evento viene raccontato ogni volta da un punto di vista diverso. A volte action movie, a volte commedia musicale, a volte noir, quasi come se ogni personaggio avesse diretto il suo mini‑film mentale.

Tiffany HaddishSam Richardson e il resto del cast portano una carica comica e umana che trasforma ogni “genere” in una piccola delizia, creando una festa di personaggi così vividi che sembra di essere dentro la stanza con loro, travolti dalla loro follia e dalla loro brillantezza.

The Last Frontier: sfida incontaminata

Haley Bennett in “The Last Frontier”.

Immaginate un’avventura tra le nevi dell’Alaska, dove suspense e scelte difficili mettono alla prova ogni personaggio. The Last Frontierdi Jon Bokenkamp, nasce proprio con questo spirito. Una serie coinvolgente fin dal primo momento, che richiama l’azione degli anni ’90 ma con un taglio moderno e più consapevole.

La storia segue un gruppo di persone costrette a cavarsela in condizioni estreme, immersi in misteri, inseguimenti e tensioni. Le loro decisioni alimentano un intreccio che tiene viva la curiosità, spingendo lo spettatore a voler scoprire cosa accadrà nella scena successiva.

A dare solidità a tutto è il cast: Jason ClarkeDominic Cooper Haley Bennett offrono interpretazioni che uniscono dramma, tensione e una sottile ironia involontaria, anche quando la logica decide di fare un giro in motoslitta senza di noi.

Echo Valley: il peso del silenzio

Sydney Sweeney in “Echo Valley”.

Apple TV+ mette a disposizione anche Echo Valley (Michael Pearce): un thriller familiare che non punta sulle esplosioni, ma sullo strascico emotivo di una scelta impossibile che resta con voi anche dopo i titoli di coda.

La storia parte da un fulcro potente: Kate (interpretata dalla grande Julianne Moore) conduce una vita isolata su un ranch di cavalli, segnata da un lutto e dal tentativo di riprendere in mano i pezzi della sua vita. Quando la figlia, Claire (Sydney Sweeney), si presenta una notte coperta di sangue, le cose si complicano in modo meravigliosamente teso.

Da qui in poi la trama gioca con la vostra mente, portandovi a chiedervi quanto può spingersi una madre per proteggere chi ama, intrecciando suspense, moralità e conflitto interiore.

Moore e Sweeney non sono qui per riempire lo schermo, ma per dominarlo, esplorando la fragilità di due anime legate da un amore complicato e talvolta doloroso da ammettere.

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