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‘Jeff Koons – Ritratto privato’: il documentario di Pappi Corsicato

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Jeff Koons – Ritratto privato è il nuovo film documentario diretto da Pappi Corsicato, dedicato a uno degli artisti più influenti e discussi degli ultimi quarant’anni. Una figura che ha elevato oggetti pop, elementi kitsch e frammenti di memoria personale trasformandoli in icone dell’arte contemporanea, raggiungendo record d’asta e un impatto mediatico senza rivali.
Il documentario sarà trasmesso il 26 dicembre alle 21.15 su Sky Arte, disponibile in streaming su NOW e on demand.

Dalle origini in Pennsylvania alla consacrazione globale

Corsicato compone un ritratto complesso e sorprendente, attraversando i luoghi chiave della vita dell’artista.
A York, in Pennsylvania, scopriamo le radici familiari di Koons: figlio di un commerciante di mobili, cresce circondato da oggetti che diventeranno, molti anni dopo, il cuore della sua poetica. Palloncini gonfiabili, porcellane Hummel, miniature kitsch: è lì che nasce la sua estetica, tra l’infanzia degli anni ’50 e un’America che si riflette negli interni domestici.

Il film segue Koons nella quotidianità con la moglie ed ex assistente Justine Wheeler e i loro sei figli, rivelando un artista privato, lontano dalle luci delle gallerie ma ancora immerso nella curiosità e nello sguardo infantile che ha guidato la sua carriera.

New York e la trasformazione dell’arte pop contemporanea

Una parte centrale del documentario è dedicata agli anni newyorchesi: il passaggio da broker di Wall Street ad assistente dell’artista Ed Paschke, fino alla svolta decisiva alla fine dei ’70.
Attraverso filmati d’archivio, interviste e materiali storici, Corsicato ripercorre l’ascesa di Koons negli anni ’80 e ’90, tra provocazioni, innovazioni formali e polemiche che ne hanno fatto un personaggio unico nel panorama contemporaneo.

Vengono affrontati anche i momenti più controversi, come la serie Made in Heaven, realizzata con l’allora moglie Ilona Staller, o i celebri aspirapolveri Hoover della serie The New, simboli plastici della cultura dei consumi.

Un coro di testimoni per raccontare un’icona

Il documentario dà voce a un ampio gruppo di critici, artisti e protagonisti della scena internazionale: Mary Boone, Jeffrey Deitch, Massimiliano Gioni, Antonio Homem, Dakis Joannou, Stella McCartney, Andy Moses, Norman Rosenthal, Scott Rothkopf, Julian Schnabel, Linda Yablonsky ma non solo, partecipano anche la moglie Justine Wheeler, la sorella e i figli di Koons, che offrono uno sguardo intimo e personale sulla vita dell’artista.
Ognuno contribuisce a restituire un ritratto sfaccettato, tra interpretazioni, ricordi e analisi del fenomeno Koons.

La poetica di Koons: tra kitsch, capitalismo e stupore infantile

Nel corso degli anni, Koons è diventato il simbolo più immediato e controverso dell’arte pop contemporanea: un artista capace di trasformare l’estetica del quotidiano in oggetti di culto, oscillando tra ironia e meraviglia, provocazione e delicatezza. Il suo lavoro riflette sul desiderio, sul consumo e sul potere delle immagini nella società moderna, ma conserva sempre una dimensione di stupore infantile che lo distingue – quella stessa scintilla che Corsicato ricerca nel documentario, rivelando ciò che si nasconde dietro l’apparenza lucida e “perfetta” delle sue sculture.

‘Jeff Koons: Ritratto Privato‘ Quando e dove vederlo

Prodotto da Nexo Digital, Jeff Koons – Ritratto privato arriva in prima visione su Sky Arte il 26 dicembre alle 21.15, disponibile in streaming solo su NOW e anche on demand.

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